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AGATA VOLONTARI CONTRO IL CANCRO. INTERVISTA ALLA PRESIDENTE MIRNA BRUNA MASTRONARDI

Dedicarsi agli altri é un atto di coraggio, significa concedere una parte di sé a chi ne ha bisogno, imparare a soffrire in silenzio per chi sta male, rimboccarsi le maniche quando c’è da fare, incrociare il destino di altre persone, supportare chi chiama per invocare aiuto. Tutte azioni che richiedono fatica, impegno, tempo, rinunce, ma il cui peso scompare di fronte al sorriso di chi riceve il nostro dono.

Vi racconteremo oggi la storia di una donna che di coraggio ne ha da vendere, che di rinunce ne ha fatte tante, che di impegno e fatica ne ha profusi in quantità incalcolabili, pur di essere vicina a chi vive una malattia – il cancro – della quale spesso si teme persino di pronunciare il nome, per quanta paura fa.

Si tratta di Mirna Bruna Mastronardi, presidente dell’associazione Agata – volontari contro il cancro, che opera ormai da anni con costanza e tenacia a Marconia e in Basilicata, affrontando piccole e grandi sfide in nome di chi lotta contro la malattia.

Abbiamo chiesto a Mirna Mastronardi quale fosse la sua forza. Non ha esitato nel fornirci la sua risposta. Mirna non è sola, Agata è una famiglia nella quale ciascuno fa la sua parte.

Qual è il motivo di tanto impegno? Bè questo è evidente… La gioia di donarsi a chi versa in uno stato di bisogno emotivo e a chi, in un momento tanto buio della propria esistenza, grazie a tale dono riesce a non sentirsi solo.

Parliamo di Agata… Cos’è, o per meglio dire, chi è Agata e quando nasce il progetto associativo?

“Agata – Volontari contro il cancro OdV” è un’associazione di volontariato oncologico costituita nel gennaio 2017 a Marconia, da un gruppo di donne che avevano avuto esperienza diretta con il cancro. 

Quando, nell’agosto 2015, ero in ospedale in attesa del primo di una lunga serie di interventi chirurgici per affrontare il mio tumore alla mammella, mi ritrovai a sostare davanti alla statuina di Sant’Agata. A raccontarmi la storia della giovane Agata, divenuta protettrice delle pazienti con tumore al seno, fu una giovane donna, che aveva da poco concluso la sua lotta contro il cancro e che pur conoscendomi solo virtualmente, si era precipitata in ospedale per offrirmi conforto e sostegno. 

Io penso che Agata sia nata esattamente in quel momento, con una sola grande motivazione, che si riassume in tre semplici parole: “passa il favore!”. Passare ai nuovi malati di cancro il sostegno e l’aiuto che a nostra volta abbiamo ricevuto quando ci siamo ammalate.

In appena 5 anni Agata è diventata la più grossa realtà di volontariato oncologico della Basilicata, con 650 soci e 50 volontari, in campo ogni giorno per fornire supporto ai pazienti oncologici in stato di necessità.

Che tipo di supporto viene offerto ai malati oncologici e da chi vengono portate avanti le attività di Agata? 

Agata è al fianco degli ammalati e delle famiglie dal momento della diagnosi fino a tutto il percorso di cura. Offriamo sostegno psicologico, conforto e confronto continui, trasportiamo i malati in stato di necessità verso i centri oncologici, nei casi di indigenza ci facciamo carico anche di eventuali spese (per visite specialistiche e viaggi) legate al percorso di cura. Non ci poniamo limiti. Proviamo a esserci per tutto quello che è possibile… talvolta riuscendo anche nell’impossibile (a titolo di esempio, mi piace ricordare il dono di due poltrone per chemioterapia che Agata ha fatto al Day Hospital Oncologico dell’IRCCS CROB di Rionero, per tentare di ridurre i tempi per i tanti malati che ogni giorno afferiscono al polo oncologico lucano).

Le attività vengono deliberate annualmente dall’assemblea dei soci e messe in atto dal lavoro quotidiano ed infaticabile del consiglio direttivo, che coordina le attività dei volontari, persone splendide senza le quali nulla potremmo.

“In viaggio con Agata” è forse uno dei segni tangibili più evidenti di quanto sia concreto il vostro impegno sul campo. Ti va di raccontare ai nostri lettori qualcosa di più su questo piccolo autobus della solidarietà?

Quando abbiamo costituito Agata ci siamo resi conto che una delle richieste più frequenti era quella di intervenire per riuscire a collegare il metapontino e l’IRCCS CROB di Rionero in Vulture, con un mezzo pubblico di trasporto che consentisse i tempi delle infusioni chemioterapiche.

Pur di fornire una riposta reale alle esigenze dei malati, sin da subito l’OdV ha promosso una raccolta fondi finalizzata all’acquisto di un pulmino con il quale trasportare, a nostre spese e con i nostri volontari, i malati a fare la chemio. Ci sembrava di trovarci di fronte a una montagna irta di ostacoli e non avevamo idea dei tempi di attuazioni di quello che, più che un sogno, sembrava un’utopia. Non ci siamo però persi d’animo e grazie alla sensibilità e alla generosità della nostra comunità di Pisticci e Marconia, al compimento del nostro primo anno di vita, ci siamo ritrovati con il nostro Arcivescovo S.E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo per benedire l’acquisto del pulmino che da gennaio 2018 ha iniziato la sua attività e che nemmeno la pandemia è riuscito a fermare. Un pulmino che parte prima dell’alba e che trasporta ammalati, insieme al nostro amore e alla speranza.

“In viaggio con Agata” è il segno tangibile che con la determinazione e l’impegno i sogni possono diventare realtà.

“Continuo a vivere per aiutarti” è un’altra importante iniziativa che può consentire all’associazione di essere operativa. Cosa ci puoi dire in merito? 

L’amore e la generosità della nostra comunità si dimostra in tanti modi. Tra questi, quello che ci commuove particolarmente è rappresentato dalle donazioni che riceviamo in memoria di chi non c’è più. 

Sin da subito, con il consiglio direttivo abbiamo deciso di far confluire queste donazioni in un fondo che abbiamo voluto chiamare “Continuo a vivere per aiutarti”, dal quale attingiamo per aiutare i nuovi malati in stato di necessità. In questo modo, è come se chi ci è stato portato via dal cancro sia ancora qui con noi, ad aiutare chi ha bisogno, attraverso un legame invisibile ma straordinario.

Ci sono altre attività che ritieni di poter portare all’attenzione dei nostri lettori per spiegare ancor meglio la mission associativa? 

Le attività di Agata sono molteplici. Ogni giorno non sappiamo quale richiesta di aiuto riceveremo, ma abbiamo la certezza che ci impegneremo con tutte le nostre forze perché nessun malato venga lasciato solo.

Tra le tante, registriamo quotidianamente un grandissimo riscontro al progetto Una parrucca per un sorriso, con il quale, grazie al finanziamento da parte dell’8xmille della Tavola Valdese, con il cofinanziamento di Agata, regaliamo parrucche alle donne che affrontano il momento più duro e difficile del percorso di cura. Dono che vuole rappresentare una carezza donata dall’associazione a queste donne, come manifestazione di affetto e vicinanza, in cambio del quale chiediamo solo un sorriso.

Di recente Agata ha ricevuto un importante riconoscimento per aver contribuito, tra le altre cose, all’acquisto di un ecografo che consentirà di effettuare controlli gratuiti su malati oncologici. Ci dai qualche dettaglio in più? 

Nella mission dell’associazione vi è la sensibilizzazione alla prevenzione e all’importanza della diagnosi precoce. Oltre a convegni e manifestazioni, annualmente organizziamo una giornata della prevenzione, donando controlli gratuiti, grazie alla presenza volontaria e gratuita di alcuni tra i migliori professionisti dell’IRCCS CROB (quali i dottori Aldo Cammarota, Giusy Dinardo, Antonello Villonio e Ferdinando Di Giacomo) e grazie al supporto del Centro Radiologico Madonna della Bruna, che mette a disposizione i propri macchinari.

Tra gli obiettivi approvati all’unanimità dall’assemblea dei soci, ad aprile 2021, vi è stato l’acquisto di un ecografo con il fine di moltiplicare gli screening gratuiti, ancor più importanti in una fase storica in cui la pandemia ha rallentato la sanità pubblica e, purtroppo, in molti casi ritardato le diagnosi di cancro. Poiché per Agata grande è la consapevolezza che tanto prima si giunge alla diagnosi, tanto più sarà possibile guarire, poter attivare un servizio gratuito di controlli ecografici è diventato per noi il più importante degli obiettivi. E anche questa volta, grazie al finanziamento di un progetto da parte dell’8xmille della Tavola Valdese e grazie al gran cuore delle nostre comunità, siamo riusciti ad acquistare uno strumento di elevata qualità, per un costo di 53.000 euro.

In questo momento sono in corso delicate trattative per l’attivazione di questo servizio. Purtroppo, i tempi della burocrazia non sempre coincidono con quelli dei nostri sogni. Ecco perché facciamo appello al governo regionale lucano, ricordando con forza la frase pronunciata da Papa Francesco: “ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme”. Se è vero che “nessuno si salva da solo” è anche vero che nel campo della solidarietà tutti devono fare la propria parte. Agata sta dando il massimo e con noi l’intera comunità. Ora serve anche l’impegno tangibile delle istituzioni.

Come va avanti Agata e come si sostiene? 

Agata si sostiene con le tante piccole donazioni di persone dal cuore grande, con i proventi delle lotterie che effettuiamo con regolarità e adesso anche con i fondi del 5xmille che ci giungono grazie a quei contribuenti che scelgono di indicare il codice fiscale di Agata in sede di dichiarazione dei redditi: 90026140773. Una semplice firma che non costa nulla ma può fare tanto!

Tra le entrate, ci piace sottolineare quella riveniente dalle confettate solidali, realizzate con cura e amore dalle nostre volontarie che ci piace chiamare “Formichine laboriose”. Confettate che famiglie con grande sensibilità scelgono, facendo posto ad Agata nelle loro cerimonie da ricordare.

La vicinanza ai pazienti oncologici non è certo cosa semplice, specie dal punto di vista emotivo. Si creano legami indissolubili che tante volte l’inclemenza della malattia non consente di coltivare. Come si fa a sostenere il peso di una cosa così tanto più grande di noi?

Ho sempre sostenuto che il cancro unisca. Personalmente, avverto un legame immediato con ogni nuova o nuovo paziente che varchi la nostra soglia. Affezionarsi è inevitabile. Viviamo con loro e con i loro familiari paure, angosce, speranze. Ci sono momenti in cui noi stessi cediamo alle lacrime. Quando il cancro porta via qualcuno dei nostri ammalati, ciò è vissuto con dolore da tutti noi. 

È il prezzo da pagare quando fai volontariato mettendoci il cuore. Ma un giorno ho fatto al cielo la promessa di non mollare e nonostante i tanti dolori non getterò la spugna. Come ci piace dire sempre: “Agata è la vita oltre la paura”. Andiamo avanti facendo squadra, con i malati e le famiglie, insieme ai volontari e alle nostre comunità, dando il massimo, senza mai rinunciare alla speranza, certi che chi ci ha lasciati sia oggi a condurre i nostri passi dal Cielo. È così che proviamo a dare un senso al dolore, alle sofferenze, alla malattia, alla mancanza e anche al lutto.

E se volessimo diventare soci, più o meno operativi, a chi dovremmo rivolgerci? 

Per diventare soci basta compilare un modulo d’iscrizione, venendoci a trovare a Marconia, nella nostra sede sita in via Sicilia, o richiedendocelo via mail all’indirizzo: info@agatacontroilcancro.it

Anche per il 2022 la quota associativa per i soci ordinari è di 10 euro.

Per diventare volontari, non servono titoli. Al momento, sono benvenuti nuovi volontari da aggiungersi agli autisti e alle accompagnatrici dei malati. Le uniche doti richieste sono tanto buon cuore, unito alla voglia di donarsi agli altri.

1 risposta »

  1. Agata è una realtà speciale che affonda le radici nella sofferenza umana per erigersi verso l’ alto ..verso la solidarietà …verso la comprensione e l’aiuto a chi è in difficoltà ..questo e’ un paese dove chi può poco o sa poco è abbandonato a se stesso e se parliamo di cancro questo ha solo un epilogo…
    Agata in ogni dove.
    In ogni cuore bisognoso.
    Grazie sempre a Mirna.

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