
La salute mentale migliora la qualità della vita e le relazioni con le persone. Aiuta inoltre a preservare il corpo, perché lo tuteliamo dallo stress, dalla rabbia e dal dolore.
Secondo gli ultimi dati disponibili del Ministero della Sanità, che risalgono al 2020, in Italia sono quasi 730mila le persone assistite a livello psicologico dal sistema sanitario, un numero che con la pandemia è cresciuto fino al 30% con un accesso alle cure psicologico più numeroso da parte dei giovani. Il Covid-19 e il lockdown hanno infatti causato prolungati stati d’ansia e sintomi da stress post traumatico e questo ha fatto sì che si aprisse finalmente il vaso di Pandora sul benessere mentale.
Sempre più persone mirano a ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico e ci si aspetta dal governo un maggiore attenzione a questi temi, andando innanzitutto a potenziare il sistema assistenziale e fornendo sempre più strumenti per trattare il problema. Oltre ai governi, che ancora riservano poche risorse alla salute mentale, bisognerebbe tutti prendere coscienza dell’esigenza di curare il proprio benessere mentale, intervenendo in quei luoghi o contesti nei quali potrebbero innescarsi meccanismi lesivi della propria stabilità mentale, come la scuola e il lavoro. Scopriamo insieme quali sono le ricadute positive di una concreta applicazione del detto mens sana in corpore sano.
Il benessere mentale migliora la qualità della vita
L’ansia e la depressione, tra le malattie mentali più diffuse, non permettono di vivere bene le emozioni e questo compromette la serenità nei rapporti con gli altri e la gestione delle attività quotidiane. Uno stato di malessere potrebbe infatti trasferirsi all’esterno causando mancanza di concentrazione a lavoro, comportamenti non corretti con parenti e amici e provocando un desiderio di isolamento che porterebbe alla costruzione di trappole mentali dalle quali è difficile uscire.
Se ci si sente in uno stato di ansia o di forte preoccupazione è dunque fondamentale chiedere aiuto e rivolgersi a professionisti che trattano queste problematiche in maniera scientifica. Solo così si può andare oltre le proprie paure, scoprire nuovi lati di sé e affrontare la vita con un nuovo modo di vedere le cose, più consapevole e più vicino alle proprie inclinazioni personali. Trovare il proprio equilibrio migliora la vita di tutti e consente di prendere decisioni in maniera più libera.
Il benessere mentale agisce in positivo sulla comunità
Quando si sta bene con sé stessi è tutta la comunità a guadagnarne. Si attivano infatti dei meccanismi per cui il benessere si trasmette e si diffonde, con ricadute positive su tutto l’ambiente. In un contesto lavorativo ad esempio, se ognuno si trova a proprio agio, ci si aiuta e si collabora, andando ad aumentare la produttività e riducendo anche la possibilità che si creino ritardi o si accumulino errori. Quando si sta bene infatti si condividono anche le difficoltà e questo aiuta a ottimizzare i processi con tempestività, evitando danni peggiori.
Perché bisogna tutelare il benessere mentale
In Italia, il sistema sanitario si avvale della collaborazione di soli 5mila psicologi per affrontare il grande tema della salute mentale. Un numero troppo esiguo per riuscire a trattare un problema così complesso e per questo spesso bisogna rivolgersi a privati. L’Italia è al 1° posto in Europa per numero di psicologi e sono tantissime le persone che, mediante un’università telematica come Unicusano o atenei tradizionali riescono ad ottenere la qualifica e anche a specializzarsi in psicoterapia. Eppure le assunzioni sono pochissime. Nei prossimi anni sarà necessario potenziare gli ingressi degli psicologi e psicoterapeuti nella sanità pubblica perché più persone sono serene, maggiori sono le ricadute positive sulla società e sull’economia.
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