CULTURA

RE SOLE, CURIOSITÀ SULLA STELLA PIÙ LUMINOSA DELLA STORIA DI FRANCIA

Il 5 settembre 1638 alla corte di Francia, Anna d’Austria e Luigi XIII ebbero finalmente il lustro di dare alla luce il loro primogenito.

Dopo ben ventitré anni di matrimonio senza prole, quando ormai i regnanti avevano probabilmente perso ogni speranza, essi si trovarono invece nella condizione di gridare al miracolo per quella nascita tanto agognata ma al contempo così inaspettata; e non fu certo un caso che al rampollo fosse affibbiato un secondo nome impegnativo ed eloquente. Il neonato fu chiamato Luigi Deodato, che significa “dono divino”.

Ma di miracoloso nella storia di Luigi XIV non vi fu solo la nascita. Tutta la sua vita, sin da quando era molto piccolo, fu accompagnata da eventi clamorosi e provvidenziali.

Sopravvisse al vaiolo, che contrasse quando era ancora un bambino, ma anche al tumore alla mammella e altresì alla gonorrea e al tifo, tutti mali incurabili per l’epoca. Soffrì di fistole, di malaria, fu affetto da calcoli renali e gli venne persino la gotta per via della sua scorretta alimentazione… Ma a tutto ciò riuscì a resistere.

Malattie a parte, si può dire che Luigi XIV sia il sovrano più popolare della storia di Francia. In fondo chi non ha sentito parlare o non ha letto sui libri di storia almeno una volta del Re Sole?!  Egli era dotato di grande personalità, amava le arti in generale e aveva una spiccata propensione per il balletto, al punto da sottoporsi ad estenuanti allenamenti quotidiani.

Il suo fu un lungo regno. Si pensi che suo padre  Luigi XIII passò a miglior vita quando lui aveva poco meno di cinque anni. Poiché era così giovane, nella successione al trono e nella gestione delle questioni di palazzo il piccolo Luigi XIV fu affiancato dal Cardinale Mazzarino fino alla morte di quest’ultimo.

Nel corso della sua vita Luigi XIV si sposò due volte e fu ben più prolifico di suo padre. Dalla prima moglie, la cugina Maria Teresa d’Asburgo, ebbe sei figli. Nessuno di questi gli sopravvisse. Ma si sa che oltre ai suoi figli legittimi, ve ne furono molti altri, sparsi qua e là per il regno.

Insomma, il Re Sole era un viveur, non c’è che dire! E d’altra parte non poteva essere diversamente. Egli ricevette infatti un’educazione sessuale piuttosto libertina, anche e soprattutto per volontà di sua madre, che precettò la Baronessa di Beauvais affinché provvedesse a iniziare il rampollo ai piaceri della carne e a soddisfarne le voglie peccaminose, assicurandosi della sua sopraggiunta maturità sessuale.

Ma la Baronessa non fu l’unica amante di Luigi XIV, che anzi è passato alla storia anche per la sua particolare propensione per le scappatelle amorose. Le molte scale e gli intricati corridoi presenti nella Reggia di Versailles, che il sovrano volle rendere a tutti i costi la sua dimora principale, servivano verosimilmente alle sue cortigiane per raggiungerlo facilmente senza essere scoperte.

Tra le curiosità più particolari sul Re Sole spicca quella che lo vedrebbe amante delle scarpe. La sua, a dire il vero, più che una passione era una mania. C’è chi dice che ne possedesse più di duemila paia e che amasse in particolare i tacchi alti dipinti di rosso. Ma oltre a quella per le scarpe il re nutriva molte altre passioni. Non ultima quella per i piaceri della buona tavola.

La sua insaziabile voglia di cibo, che a quanto pare lo attanagliava anche di notte, fu causa di molti suoi malanni. Era infatti un grande consumatore di carne ed era assai goloso. Sul suo comodino non mancavano mai i pasticcini. Al Re Sole peraltro si deve la diffusione della cioccolata in Europa. Sia lui che sua moglie Maria Teresa ne erano ghiotti e il consumo di cioccolato divenne una moda di corte.

Di aneddoti sulla sua figura ce ne sarebbero davvero tantissimi, della stella più luminosa della storia dei sovrani di Francia si potrebbe scrivere per ore. Una curiosità che teniamo a condividere con i nostri lettori è sicuramente quella legata al suo nome.

È vero, il monarca assoluto per eccellenza la cui più celebre frase ben si racchiude nell’espressione “l’Etat c’est moi” (lo Stato sono io), ebbe un regno lungo e fortunato. Morì a 77 anni, raggiungendo un traguardo importante in termini di longevità per l’epoca in cui visse. La causa della morte, occorsa il 1 settembre 1715, fu una cancrena alla gamba sinistra che non fu correttamente diagnosticata. Ma la storia dell’appellativo di re Sole che qualcuno gli attribuisce per dire che i suoi domìni erano così ampi ed estesi da non veder mai tramontare il sole in realtà è un falso storico. Sono in pochi a sapere che quell’appellativo fu scelto proprio dal re quando nel 1653 danzò nel Ballet royal du jour e de la nuit nelle vesti del sole.

Infine non può sottacersi la ritrosia del sovrano a lavarsi e a rispettare le più basilari regole di igiene. Il suo alito era a dir poco pestilenziale, era completamente senza denti e in tutta la sua vita pare che abbia fatto solo due volte il bagno, tra l’altro per espressa imposizione del suo medico, probabilmente perché scampasse a qualche fastidiosa infezione. Non dubitiamo che se fosse vissuto qualche secolo dopo, Re Sole sarebbe entrato senza grosse difficoltà nel Guinness dei primati degli sporcaccioni!

Foto in evidenza: re Sole

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