Simbolo della lotta alla criminalità organizzata e del terrorismo, il generale dei Carabinieri, Carlo Alberto Dalla Chiesa, veniva assassinato dalla mafia a Palermo, il 3 settembre del 1982, nella strage di Via Carini, nella quale persero la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.
“Il nostro generale“, la serie in 4 puntate, andata in onda prima su Rai 1 e ora disponibile in streaming sulla piattaforma RaiPlay, ripercorre la storia di un uomo e del suo impegno a favore della giustizia.
Diretta da Lucio Pellegrini e Andrea Jublin, la serie Rai mostra il rigore militare, il lato umano e familiare del generale, ma soprattutto il suo intuito formidabile che lo portò a creare con autorevolezza, carisma e competenza, il Nucleo Speciale antiterrorismo per contrastare le Brigate Rosse che coltivavano l’obiettivo di sovvertire lo Stato democratico attraverso sequestri, omicidi e attentati. Ed è proprio questo drammatico capitolo della storia italiana contemporanea ad essere al centro della fiction che vede protagonista Sergio Castellitto nel ruolo del generale Dalla Chiesa.
Se le precedenti trasposizioni cinematografiche e televisive “Cento giorni a Palermo” (1984) di Giuseppe Ferrara con Lino Ventura e Giuliana De Sio e la miniserie “Il generale dalla Chiesa” (2007) di Giorgio Capitani con Giancarlo Giannini e Stefania Sandrelli, avevano raccontato soprattutto l’insediamento di Carlo Alberto Dalla Chiesa come prefetto di Palermo nei cento giorni durante i quali aveva cercato di spezzare il legame tra mafia e politica, questo nuovo prodotto audiovisivo, racconta le vicende avvenute circa dieci anni prima concentrandosi sul contrasto al terrorismo brigatista, sia prima che dopo il sequestro e l’assassinio di Aldo Moro, sul ruolo determinante del gruppo di ragazzi e ragazze del Nucleo antiterrorismo capaci di muoversi con abilità negli ambienti vicini ai brigatisti per recepire informazioni sul mondo delle “sedicenti” Br.
“Il nostro generale” dà a tutti e soprattutto alle nuove generazioni la possibilità di apprendere una vicenda storica ancora poco conosciuta, ma anche di conoscere la figura di un visionario servitore dello Stato.
CARLO ALBERTO DALLA CHIESA: BREVI CENNI BIOGRAFICI
Carlo Alberto Dalla Chiesa nasce a Saluzzo (CN) il 27 settembre 1920. Nel 1942 si laureò in giurisprudenza ed entrò come sottotenente nell’Arma dei Carabinieri. Sposò a Firenze, nel 1946, Dora Fabbo dalla quale ebbe tre figli, la conduttrice televisiva Rita, Nando e Simona, e nel 1948 cominciò la sua esperienza nella lotta alla criminalità organizzata , arrestando Luciano Liggio e arrestando, tra il 1966 e il 1973, numerosi capi mafiosi. Nel 1973 venne trasferito in Piemonte e promosso generale di brigata, dove gli venne affidata nel 1977 la coordinazione degli istituti di sicurezza e di pena. Nel 1978 venne promosso generale fino al 1981, per combattere il terrorismo e riuscì a sconfiggere le BR. Sempre nel 1981, fu mandato a Palermo come prefetto antimafia, ma i suoi poteri limitati gli impedirono di agire. Il 3 settembre del 1982, la A112 sulla quale viaggiava il prefetto, guidata dalla moglie, fu affiancata in via Carini a Palermo da una BMW, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov AK-47, che li uccisero entrambi. L’ agente di scorta Domenico Russo che seguiva con un’altra auto quella del generale, morirà 12 giorni dopo.
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