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FANTASTREGA 2023: COS’È, COME FUNZIONA E COME SI VINCE

Tutte le curiosità e tutto quello che c’è da sapere sull’iniziativa più popolare della rete durante i mesi che precedono il Premio Strega.

Si riaccendono i riflettori sulla 76esima edizione del Premio Strega, uno dei premi letterari più importanti d’Italia, nato nel 1947 per volontà di Maria e Goffredo Bellonci. Il Comitato direttivo dell’ambito riconoscimento letterario, presieduto da Melania Mazzucco, ha svelato, nei giorni scorsi, i 12 libri candidati all’edizione 2023 tra gli 80 titoli proposti dalla giuria degli Amici della domenica. Nella dozzina del premio Strega 2023 ci sono Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), presentato da Giuseppe Antonelli; Maria Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata (Einaudi), presentato da Franco Buffoni; Andrea Canobbio, La traversata notturna (La nave di Teseo), presentato da Elisabetta Rasy; Ada D’Adamo, Come d’aria (Elliot), presentato da Elena Stancanelli; Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico (Laurana Editore), presentato da Alessandro Barbero; Vincenzo Latronico, Le perfezioni (Bompiani), presentato da Simonetta Sciandivasci; Romana Petri, Rubare la notte (Mondadori), presentato da Teresa Ciabatti; Rosella Postorino, Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli), presentato da Nicola Lagioia; Igiaba Scego, Cassandra a Mogadiscio (Bompiani), presentato da Jhumpa Lahiri; Andrea Tarabbia, Il continente bianco (Bollati Boringhieri), presentato da Daria Bignardi; Maddalena Vaglio Tanet, Tornare dal bosco (Marsilio), presentato da Lia Levi; Carmen Verde, Una minima infelicità (Neri Pozza), presentato da Leonardo Colombati.

Ma chi sarà il successore di Mario Desiati e il suo Spatriati, vincitore dello scorso anno?

In attesa della proclamazione della cinquina finalista che si terrà il prossimo 7 giugno al Teatro Romano di Benevento e del vincitore previsto il 6 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma, sul web già impazza il toto-nomi: da Rossella Postorino a Gian Marco Griffi fino a Romana Petri. Complice anche il FantaStrega, il gioco ideato da un gruppo di amici pugliesi e amanti dei libri, Nello di Coste, Cristina di Corcia e Ilaria Orzo. Un torneo a cui tutti possono partecipare con la propria squadra di 5 scrittori, scelti tra i partecipanti al Premio Strega. La redazione di MetisMagazine li ha intervistati per voi.

Ciao Cristina, Ilaria e Nello. Grazie per aver accettato il nostro invito. Presentatevi ai nostri lettori.

CRISTINA: Ciao, sono Cristina, pugliese come gli altri due FantaGiudici! La medicina è il grande amore della mia vita, ma ogni tanto mi concedo una pausa con un viaggio, un gin tonic, un libro o anche solo ascoltando un vinile.

ILARIA: Ciao! Io sono Ilaria! Nella vita sono copywriter e divoratrice di libri e cibo. Pugliese doc, quando non scrivo e/o leggo mi piace andare al cinema, scappare a guardare il mare e scoprire cose belle.

NELLO: Ciao sono Nello, sono pugliese e vivo a Roma da circa 10 anni. Sono copywriter, social media manager, content creator, e i libri sono parte della mia vita da sempre. Tra le mie passioni anche il cinema, i viaggi e lo sport. Sono una persona tranquilla e mi piace raccontare tutto questo online.

Come è nata la passione per i libri e l’idea di creare una community con cui condividerla?

CRISTINA: La lettura è la passione che in casa ho sempre respirato, grazie a mio nonno, in primis, e mia sorella che nella vita si occupa di letteratura. Successivamente ho incontrato Ilaria Orzo con la quale ho organizzato eventi ed iniziative letterarie a Foggia, la nostra città di origine, e dato vita, cinque anni fa, al blog Libri che ti passa. Un luogo virtuale che ci ha permesso di conoscere tante persone, di coltivare amicizie reali, di scoprire libri e metterci in gioco in progetti sempre nuovi (come creare il nostro podcast “I 10 che”). Ne siamo grate!

ILARIA: Ho iniziato ad amare i libri fin da piccolissima, la passione per gli amici di carta ce l’ho nel sangue, me l’ha trasmessa mia nonna. Poi, ad un certo punto, ho incrociato sulla mia strada Cristina, grande amica, oltre che grande lettrice. E, un pomeriggio d’estate, davanti ad uno spritz, abbiamo pensato che eravamo stufe di commentare i libri solo tra di noi: è nato così Libri che ti passa, uno spazio ora presente su Instagram, Tiktok e Goodreads in cui parliamo di libri, case editrici e letteratura, raccontiamo le biblioteche d’Italia e le librerie indipendenti.

NELLO: Quando vidi il film di Harry Potter e la pietra filosofale a 11 anni ne fui incantato. La visita a casa di un’amica di mia madre fu illuminante: la figlia della signora aveva un libro con sé Harry Potter e la camera dei segreti. Avevo appena scoperto che il film che avevo visto era un libro e che c’era un seguito. Il resto lo si può immaginare. Qualche anno fa ho pensato di unire le mie competenze lavorative alle mie passioni, e i libri non potevano non essere i protagonisti. Ne nasce un profilo Instagram, un blog (Libri Nello Scaffale) e tante nuove conoscenze, con l’obiettivo di avvicinarmi al mondo dell’editoria.

Come è nata la vostra collaborazione che ha permesso la nascita del fantaStrega?

Ci siamo conosciuti su Instagram! Dopo una puntata di Finché il te è caldo (podcast di Nello) abbiamo chiacchierato della possibilità di fare qualcosa insieme in occasione del Premio Strega, con lo scopo di dargli risalto divertendosi, ed eccoci qua!

E per chi non lo conoscesse, potete dirci un po’ come funziona questo gioco relativo al Premio Strega, il più importante premio letterario italiano?

Il gioco è aperto a tutti! Ogni giocatore può creare la propria squadra scegliendo 5 tra i libri della dozzina in gara al Premio Strega, che sono abbinati ai loro FantaLettori. Per tutto il periodo di gioco (dall’annuncio della dozzina fino alla proclamazione del vincitore del Premio) i libri guadagnano o perdono punti in relazione a dei bonus e dei malus. I FantaLettori sono bookstagrammer e librai che hanno il compito di portare avanti nella gara i libri a loro assegnati, un po’ come i cantanti per le canzoni nel caso del FantaSanremo. Quest’anno abbiamo avuto riconferme dello scorso anno e new entry, siamo molto contenti della squadra che si è creata! Tutto il regolamento è disponibile sul sito del FantaStrega.

Avete programmi per il futuro? Pensate di estendere questo modello di “fantasy play” anche ad altri eventi culturali?

Al momento, tutti i nostri progetti sono legati al Premio Strega. Oltre al “Fanta”, abbiamo dato vita ad un gruppo di lettura su Telegram, in cui leggiamo insieme titoli che hanno avuto a che fare con il Premio fin da quando è nato. Ma in futuro chissà, tutto può succedere.

Qual è il vostro libro del cuore?

CRISTINA: Difficile rispondere a questa domanda, i libri del cuore per me sono più di uno e  per motivi diversi. Tra quelli di bambina Il giardino segreto, il primo vero romanzo che ho letto; tra quelli dell’età adulta Sostiene Pereira ed Il buio oltre la siepe: due libri coraggiosi, molto forti e molto attuali. E poi Non avevo capito niente, il primo capitolo delle avventure di Malinconico, di cui 10 anni fa mi sono innamorata già alla lettura dell’incipit.

ILARIA: I libri che hanno un posto speciale nel mio cuore sono 4, non riesco proprio a sceglierne solo uno! Il primo è Piccole donne che ha un valore affettivo, perché è il primo libro che ho letto interamente da sola. Poi ci sono Oceano Mare, Norwegian Wood e Una vita come tante: anche se in modo diverso, questi tre libri hanno risposto e continuano a rispondere a dubbi e domande, a darmi conforto, a farmi sentire meno sola. È una sensazione che non so spiegare bene a parole, ma che auguro a tutti i lettori di provare.

NELLO: Un libro che ha un posto speciale nel mio cuore è quel libro che consiglierei praticamente a chiunque. Vorrei dirne solo uno ma non possono non essere di più. Solo bagaglio a mano di Gabriele Romagnoli, per come racconta l’importanza del liberarsi delle zavorre materiali, e non solo. L’animale che mi porto dentro di Francesco Piccolo per la sua analisi sul maschio moderno e i suoi limiti, spesso ignorati. Le coordinate della felicità  di Gianluca Gotto, una new entry delle ultime settimane che mi ha smosso un sacco di cose e che ho già consigliato a molte persone.

Tra i capolavori dello Strega qual è il vostro preferito?

CRISTINA: Penso L’isola di Arturo di Elsa Morante: mi ha riportato in una Procida che conoscevo solo dalle pagine di Erri De Luca e che eppure mi è entrata nel cuore.

ILARIA: Anche in questo caso mi è difficile dare una risposta secca, per una volta voglio provarci! Istintivamente, direi Vita della Mazzucco. Un libro tenero, di storia e vita vera, scritto in modo delicato.

NELLO: Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo, è il vincitore del premio Strega che ho letto con maggiore trasporto e coinvolgimento. Davvero un bel libro, e forse si sarà capito che è uno dei miei scrittori preferiti.

Recentemente lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni ha dichiarato: “Le nuove generazioni non leggono, sono distratte dai social, da un’offerta narrativa orientata sulle fiction, sulle serie in streaming e su moltissime altre forme che purtroppo tolgono tempo alla lettura. E’ un problema serio non perché il libro sia migliore di altre forme narrative ma semplicemente perché educa alla immaginazione. Con la parola scritta, le immagini, il lettore se le deve costruire. Questa è un’abilità che i giovani purtroppo non hanno ed è gravissimo. Questo credo che sia il vero e gravissimo problema che bisognerebbe cercare di superare con forme di incentivazione alla lettura che attualmente non ci sono”. Cosa ne pensate a riguardo? Come invogliare bambini e ragazzi alla lettura?

Non si può che essere d’accordo con Maurizio De Giovanni riguardo la questione della distrazione causata dai social, dall’offerta narrativa e dagli altri tipi di intrattenimento che sicuramente tolgono tempo alla lettura. Siamo d’accordo anche con il grande potere che la lettura ha di stimolare creatività e immaginazione. Da buoni lettori è una sensazione che conosciamo molto bene e che raccontiamo ogni giorno. Sul problema social forse sarebbe il caso, però, di precisare che non è un problema generazionale. Non sono solo i giovani a leggere poco e non sono solo loro a scrollare all’infinito video e foto sui social. Anche gli adulti hanno le stesse abitudini in questo senso. La questione lettura dovrebbe solo smettere di essere trattata come un problema e dovrebbe essere considerata un vera e propria forma di intrattenimento con tutta la leggerezza che ne consegue. Perché la lettura deve avere accanto sempre la parola problema? Perché non può essere un gioco? Qualcosa di leggero? Il FantaStrega è proprio questo, un modo di parlare di libri giocando. Sempre giocando li promuoviamo, li conosciamo meglio, ci scherziamo su e creiamo una community sempre più grande di lettori. La lettura ha il potere di unire le persone come pochissime cose al mondo e noi ci ostiniamo a trattarla come un problema anziché comunicarla con tutta la gioia che merita. Il FantaStrega nasce anche da questa urgenza e speriamo che possa far scoprire la lettura a tante nuove persone!

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