CULTURA

ASTE NAGUSIA: LA SEMANA GRANDE DI BILBAO

Uno degli eventi più conosciuti di Bilbao, che richiama tanti turisti dalla Spagna e dal resto del mondo, è l’Aste Nagusia (in lingua basca) che in spagnolo significa la Semana Grande di Bilbao, un evento che si celebra fra la terza e la quarta settimana di Agosto, il periodo migliore per visitare la città ed assistere a questa grande festa popolare. La storia della Semana Grande di Bilbao è relativamente recente, dopo la fine del regime franchista, durante il quale erano vietati molti dei festeggiamenti nel territorio basco, fu deciso di avviare un progetto per celebrare una festa folkloristica in città; la prima edizione dell’Aste Nagusia fu curata nel 1978 da Txomin Barullo, personalità molto in voga nella città di Bilbao, e organizzata dalla Comisión Mixta de Fiestas, che coinvolse i bilbaini a partecipare attivamente alla preparazione e allo svolgimento dell’evento. La Commissione era composta in modo paritetico da rappresentanti di tutte le formazioni politiche presenti all’interno del Consiglio Comunale e dai rappresentanti del Coordinamento delle Comparsas (Konpartsak), ovvero vari gruppi di persone vestite con costumi tradizionali, che fanno festa per le strade aiutandosi con degli strumenti musicali. Da quel momento, ogni anno, per nove lunghi giorni, dal primo sabato successivo al Ferragosto, il centro di Bilbao si trasforma in un immenso luogo di divertimenti con canti e balli, dove i bilbaini si riuniscono davanti al balcone del Teatro Arriaga per assistere al Pregón recitato dalla Pregonero, ovvero una persona famosa di Bilbao vestita con un cappello nero e giacca gialla, riconoscibile per tutta la Semana Grande, il quale è affiancato dalla Txupinera, una donna che si dovrà vestire rigorosamente di rosso e che verrà scelta fra le comparsas cioè i gruppi/associazioni che animano la festa, e che ha il compito di accendere un razzo che annuncia l’inizio delle festività, il famoso txupinazo, dando così il via alle celebrazioni. Il simbolo delle festività è rappresentato invece dal personaggio di Marijaia, (traduzione basca di “Signora delle Feste“), una donna dall’aspetto tradizionale riconoscibile dal fazzoletto legato in testa e dalle braccia sempre alzate a simbolo di gioia ed allegria, indossa un abito colorato ispirato ai vestiti indossati nelle zone rurali, una sorta di pupazzo gigante realizzato dall’artista spagnolo Mari Puri Herrero che assume le sembianze di una grande signora e che, a coronamento dei  nove giorni di feste, viene bruciata a simboleggiare la fine dell’Aste Nagusia.

La Semana Grande ha l’intento di celebrare la cultura basca, quel complesso di manifestazioni sociali, simboliche e materiali che ancora oggi sono alla base del nazionalismo dei Paesi Baschi, fra le varie attività, si possono ascoltare concerti dal vivo di musica lirica, folk e vedere balli folcloristici baschi, assistere a spettacoli di arti performative e magia, sfilate per le strade della città di Gigantes e Cabezudos accompagnati da ballerini e musicisti, manifestazioni sportive e competizioni basche (come il Toad in the hole), la festa offre anche un parco tematico come punto di incontro per bambini e famiglie e organizza un concorso internazionale di fuochi d’artificio.  La festa ha anche una propria canzone ufficiale, la “Badator Marijaia”, composta nel 1997 da Kepa Junkera sulle parole dello scrittore basco Edorta Jimenez alla fine dell’Aste Nagusia verrà annunciato il vincitore, scelto da una giuria dell’Ayutamiento (il Comune) e da una giuria popolare. Al termine dello spettacolo pirotecnico, molti iniziano a ritornare alle proprie case, ma la maggior parte dei giovani restano a celebrare fino a notte fonda. L’elemento caratteristico della festa sono le “comparsas”, con questo termine si intendono i vari gruppi di persone vestite con costumi tradizionali, che fanno baldoria per le strade aiutandosi con degli strumenti musicali, tra le storiche Comparsas hanno partecipato Satorrak (lega comunista rivoluzionaria), Pinpulinpauxa (movimento di liberazione gay dei Paesi Baschi), Bizizaleak (movimento ecologista), Txomin Barullo (movimento comunista), non sono mancati inoltre gruppi come Mamiki (di ispirazione Femminista),  Sinkuartel (antimilitarismo), oppure che rivendicano solidarietà e internazionalismo, ed ancora Txori Barrote (che si batte per l’amnistia dei i prigionieri politici) o alcuni che rappresentano i diversi quartieri di Bilbao.

A prima vista, la festa dell’Aste Nagusia potrebbe quindi essere percepita come una semplice occasione per festeggiare in modo alquanto bizzarro e stravagante, ma questa ricorrenza è un momento importante per i bilbaini poiché infonde loro sicurezza e gli permette di affrontare la vita quotidiana. Infatti la festività dell’Aste Nagusia è leggibile solo se inserita all’interno della civiltà basca in cui la cultura, simbolo dell’indipendentismo, è vissuta come autocoscienza non strettamente individuale, poiché è lo strumento con il quale le persone sono operativamente capaci di capire il loro posto all’interno della realtà in cui vivono.

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