CULTURA

L’ EUSKARA, LA LINGUA BASCA PIU’ ANTICA D’EUROPA

Euskal Herria, sta ad indicare la regione dei Paesi Baschi che include ben quattro territori spagnoli e tre francesi e che letteralmente significa “paese della lingua basca”, un altro termine basco con cui si indica il paese è Euskadi, termine composto dalle due parole eusko (“basco”) e di (“insieme”) e che indica esclusivamente il territorio dei baschi, con un significato marcatamente politico,  “Euskaldun”è invece il nome di una persona originaria del Paese Basco, significa “colui che possiede l’Euskara, la lingua più antica d’Europa, di cui i baschi sono estremamente orgogliosi.

Ma come mai nella penisola iberica si parlano più idiomi?

Lo spagnolo classico, chiamato Castigliano è parlato ovunque, poi vi sono varie lingue co-ufficiali a seconda della zona, come il catalano, il galiziano, l’aranese e appunto l’Euskara, infine vi sono anche altre lingue e dialetti non ufficiali ma riconosciuti dalla legge o da statuti, come l’asturiano, l’aragonese e il leonese. Tornando ad analizzare la  lingua Euskera, essa ha una tipologia linguistica ergativo-assoluta, quindi il soggetto e l’oggetto di un verbo transitivo viene utilizzato differentemente rispetto al soggetto di un verbo intransitivo al contrario di tutte le lingue indoeuropee che sono nominativo-accusativo, mentre il lessico è costituito perlopiù da termini di origine sconosciuta e di alcune parole di origine latina e spagnola. Anche se attualmente è poco parlata, l’Euskara è una lingua molto importante, questo per via della sua storia piuttosto peculiare, infatti è l’unico idioma ancora esistente ad essere nato prima dell’arrivo delle lingue indoeuropee, possiede un’ampia varietà dialettale e per essere insegnato a scuola, deve seguire delle regole comuni. La sua origine è misteriosa, appartiene ad un ceppo linguistico isolato, le lingue vasconiche, e per questo non ha legami con altre famiglie linguistiche.  Una teoria che ha riscosso notevole successo negli ultimi anni è quella che stabilisce una relazione tra il basco e le lingue caucasiche, in particolare rispetto a somiglianze lessicali e coincidenze etimologiche, riguardanti soprattutto alcuni termini di origine primitiva legati all’agricoltura e all’allevamento. Questa ipotesi risulta più concreta di altre in quanto si incastra con una delle teorie sulla genesi del popolo che vedrebbe i baschi provenire dalla regione del Caucaso dove curiosamente si possono riscontrare diversi toponimi baschi. La lingua basca quindi non sarebbe indoeuropea e viene classificata come una lingua isolata senza legami provati con altri idiomi.

Il 3 dicembre si festeggia il Día Internacional del Euskera, un’occasione per celebrare la lingua basca che ricorre nel giorno dell’anniversario di morte di San Francisco Javier, deceduto il 3 dicembre 1552 dopo aver pronunciato le sue ultime parole, secondo la tradizione, proprio in basco.

Tra le parole più usate nella Penisola Spagnola che derivano dall’Euskara, è interessante citare alcune delle più usate al giorno d’oggi:  

Izquierda che significa “sinistra” molto usata nel linguaggio quotidiano,  Bacalao che traduce il nostro “baccalà”ed è una delle tante parole spagnole che vengono dal basco Il bacalao a la vizcaína, in cui il pesce viene accompagnato da sugo e peperoni, è anche una ricetta tipica dell’Euskadi ed è una delle specialità più apprezzate in tutto il nord della penisola iberica; poi molto usata è Sirimiri ad indicare una pioggerellina molto fine tipica proprio della regione basca, e infine muñeca, ovvero “bambola”.

Il motivo per cui i baschi vanno tanto orgogliosi della lingua Euskara è legato al fatto che è simbolo della loro cultura, antico e differente rispetto alle altre lingue europee, ha permesso al cittadino basco di differenziarsi dagli altri popoli, pertanto oggi  anche se l’Euskera non è utilizzato da tutti gli abitanti che vivono all’interno del territorio di Euskal Herria, continua a essere, proprio per l’importantissimo ruolo di coesione sociale svolto, il principale pilastro dell’identità basca.

Vi consigliamo di ascoltare una canzone del cantante Esne Beltza “Euskaraz bizi nahi dut” – letteralmente “voglio vivere nei Paesi Baschi”, interamente cantata in Euskara dal ritmo travolgente che rende l’idea di come suona questa lingua così misteriosa ma allo stesso tempo incomprensibile e sconosciuta.

Buon Ascolto!

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