CULTURA

IL CALCIO: IL PIÙ BEL GIOCO DEL MONDO

“Ci sono nel calcio dei momenti che sono esclusivamente poetici: si tratta dei momenti del “goal”. Ogni goal è sempre un’invenzione, è sempre una sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica”. Pierpaolo Pasolini

E’ lo sport più popolare e seguito al mondo. E’ uno dei pochi sport che può vantare il privilegio di aver suscitato passione e interesse da parte dei più grandi poeti e scrittori della letteratura mondiale: Pier Paolo Pasolini, Umberto Saba, Osvaldo Soriano, Eduardo Galeano, Remo Rapino e molti altri. Essi hanno cercato di comprendere le motivazioni che spingono milioni di persone a gioire o ad abbattersi per la propria squadra del cuore. Hanno esaltato i valori della lealtà, dell’amicizia, della tolleranza, del rispetto per gli altri, della fatica: i principali valori dello sport e della vita. Hanno colto “una metafora della vita”. Hanno colto la dimensione festiva, di entusiasmo e partecipazione di una partita di calcio. Hanno raccontato storie appassionanti e avvincenti di un calcio di provincia povero e passionale, oggi del tutto scomparso. Hanno ritratto calciatori più o meno illustri, giocatori tristi che non hanno vinto mai. Tra classici e ultime uscite ecco la nostra selezione di libri da non perdere.

IL MIO CALCIO di Pierpaolo Pasolini

Calzoncini corti e scarpe con i tacchetti, pronto a cimentarsi, insieme ai suoi amici sui prati di Caprara. Da calciatore a tifoso del Bologna: il suo amore autentico per il calcio è ormai noto. Pasolini lo aveva definito un “rito”, “l’ultima rappresentazione sacra” della modernità, “uno dei grandi piaceri dopo la letteratura e l’eros”. Il mio calcio ripercorre attraverso articoli, interviste e saggi, la storia dell’ “amore grande, insolito e chiacchierato” di Pier Paolo Pasolini per il calcio. (Garzanti, pagg.96, 4,90)

CINQUE POESIE PER IL GIOCO DEL CALCIO – IL CANZONIERE di Umberto Saba

Umberto Saba dedicò un intero ciclo di poesie al gioco del calcio, inserite inizialmente all’interno della raccolta Parole, poi confluite nel Canzoniere, come tutta la sua produzione. Lo scrittore triestino narrò, in terza persona, nel “romanzo della propria vita”, l’origine del suo singolare rapporto con il gioco popolare. Il 15 ottobre 1933 Saba assistette, infatti, per la prima volta, a una partita di calcio fra la Triestina e l’Ambrosiana-Inter per rimpiazzare l’amico Carlo Cerne. La partita si concluse con uno 0 a 0, ma l’esperienza si rivelò per Saba più emozionante di quanto pensasse tanto da definirlo “il piacere visivo di uno spettacolo per se stesso bellissimo”. (Il Canzoniere, Einaudi, pagg.640, 17,00)

FÙTBOL di Osvaldo Soriano

Venticinque racconti di calcio scritti, tra il 1983 e il 1997, da Osvaldo Soriano, uno dei romanzieri più amati dell’America latina, e un grande cantore di questo sport. Personaggi senza tempo, atleti improbabili, nostalgia e occasioni perdute: storie note come quelle di Maradona e Pelè e meno note ma altrettanto avvincenti come quella di El Lobo Fischer. Un libro che non può certo mancare nella libreria di ogni sportivo. (Einaudi, pagg.210, 12,00)

FUBBÀLL di Remo Rapino

Dopo “Valdes” (Tetra), racconto breve che segue le vicende del giovane giocatore cileno Francisco Valdés negli anni del colpo di stato di Pinochet, Remo Rapino (Premio Campiello 2020 con Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio) torna a parlare di calcio con Fubbàll, edito da minimum fax. Al centro di questo libro magico ci sono le traiettorie di undici giocatori e di un allenatore, dodici storie in cui i protagonisti (Milo, Glauco, Osso Nilton, Treccani, Giuseppe, Wagner, Berto Dylan, Efrem Giresse, Pablo, Baffino, Nadir, Oliviero), immergono totalmente il lettore nel mondo calcistico che raccontano. Storie di umili, di calciatori minori, di esclusi e di spasulati, che portano a galla debutti, promesse mancate, infortuni, rari colpi andati a segno ma soprattutto ricordi e nostalgia di un’epoca passata. Quella in cui il calcio era, prendendo in prestito le parole di Antonio Gramsci, “il regno della lealtà umana esercitata all’aria aperta.”  Questi racconti godibilissimi, narrati con grande partecipazione ed incisività, rappresentano un pretesto dell’autore per parlare di solidarietà, di vita, di riscatto, dei nostri voli e delle nostre cadute, dei sogni che abbiamo, della nostalgia di un tempo passato come chiave per capire il presente, per cogliere nuove opportunità. Un libro prezioso che ci arricchisce e ci emoziona e come Sandro Veronesi ricorda nelle pagine iniziali “raccogliere scritti sul calcio è un po’ come raccogliere conchiglie in riva al mare: ne trovi sempre, ogni mareggiata ne porta di nuove, e ciascuno se ne può sbalordire come se fosse la prima volta”. (Minimumfax, pagg.148, 16,00)

CHIUSO PER CALCIO di Eduardo Galeano

“Il calcio è un grande rito che devi rispètar”, cantava il gruppo musicale Elio e le storie tese. Eduardo Galeano, uno degli autori più letti e amati della letteratura sudamericana moderna e storico appassionato di calcio, alla vigilia della partita inaugurale dei mondiali di calcio, si barricava in casa, non riceveva nessuno e appendeva un cartello fuori dalla porta con scritto a caratteri cubitali: “Chiuso per calcio”.  Lo scrittore uruguayano, com’è noto, da quando era un poppante ha sempre desiderato essere un calciatore, e di quel sogno, di quella passione che non ha potuto esprimere con i piedi, si è nutrito per tutta la vita. Con la sua penna, morbida e fluida, che arrivava al cuore, ha raccontato il calcio attraverso storie e cronache giornalistiche. Un cazador de historias (un cacciatore di storie), come lui stesso amava definirsi. Chiuso per calcio è un’antologia in cui sono raccolti molti dei suoi scritti inediti e vecchi articoli organizzati in due parti: storie su personaggi o avvenimenti specifici, nella prima, interviste e discorsi, nella seconda. Un libro per gli appassionati di calcio da leggere assolutamente. (Sur, pagg.326, 19,00)

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