CULTURA

GERTRUD STEIN, UNA DONNA FUORI DAL COMUNE

Una delle figure femminili più influenti del secolo scorso, sebbene poco conosciute, fu Gertrude Stein, scrittrice e poetessa statunitense, nota come la donna che ha ritratto l’Europa delle avanguardie artistiche dando un impulso notevole allo sviluppo dell’arte moderna con i suoi scritti e le sue riflessioni tra critica e filosofia; madrina e mecenate di grandi artisti e scrittori come Pablo Picasso che le dedicò un ritratto, Henri Matisse, Ezra Pound ed Ernest Hemingway, la Stein fu scrittrice e poetessa, nasceva esattamente il 3 Febbraio 1874, 150 anni fa.

In occasione del suo anniversario di nascita, è stata inaugurata una rassegna inedita al Musée du Luxembourg di Parigi dal titolo Who was Gertrude Stein? che pone sotto i riflettori la produzione dell’autrice e la sua stretta amicizia con Picasso, e una graphic novel dedicata all’arte femminista dal titolo Gertrud Stein e la Generazione perduta di Valentina ed Eva Rossetti, un volume che ripercorre attraverso immagini e parole la vicenda umana e intellettuale della scrittrice americana ponendo l’accento sulla questione di genere, il fumetto, infatti, getta luce sulle ambizioni e sulla movimentata vita di questa donna fuori dal comune. Gertrude Stein nacque in un sobborgo di Allegheny, ora Pittsburgh, da una famiglia dell’alta borghesia tedesca di origine ebraica che le ha consentito di dedicarsi all’arte e alla cultura, studiò infatti biologia e filosofia al Radcliffe College laureandosi nel 1897, e alla Johns Hopkins Medical School di Baltimora dove studiò psicologia e medicina. 

Dotata di grande personalità e di intelligenza acuta, la Stein visse a Parigi la maggior parte del tempo della sua vita adattandosi sin da subito all’atmosfera di avanguardia che si respirava a quel tempo, la belle epoque, caratterizzata da una fiorente attività artistica, fu qui che incontrò l’amore della sua vita, Alice Toklas, americana come lei che pur rimanendo sempre un po’ nell’ombra, fu la sua confidente, amante, cuoca, segretaria, musa, editrice, critica e organizzatrice.

Gertrud Stein – Mini biografia in inglese

Fin dai primi anni parigini Gertrude Stein si appassionò all’arte, mettendo insieme, con l’aiuto del fratello Leo con cui viveva, una delle prime collezioni di arte cubista, ospitando ogni sera gli artisti e comprando le loro opere….Cézanne, Renoir, Toulouse-Lautrec, Matisse, Derain, Braque, Duchamp, Man Ray, Picabia, Picasso e tanti altri, i due fratelli erano collezionisti compulsivi e acquistavano soprattutto le opere degli artisti “emergenti”, per sostenerli. Il loro studio di Rue de Fleurus 27 divenne non solo un semplice salotto per intellettuali ma anche il luogo di incontro per quella che è stata definita la “generazione perduta” per indicare gli scrittori americani che avevano combattuto la prima guerra mondiale.  Stein fu una collezionista di opere d’arte, una musa, una scrittrice, Hemingway le sottoponeva i suoi testi, Matisse era geloso della sua amicizia, ma il rapporto più significativo è sicuramente quello che ha avuto con Pablo Picasso, il quale le ha anche dedicato il famoso Ritratto di Gertrude Stein, oggi conservato al Met di New York e che ha contribuito a far conoscere la figura di Gertrude Stein in tutto il mondo, ritraendo le sfumature della complessa personalità della donna, un volto sfuggente, spigoloso ma allo stesso tempo accogliente.  La Stein considerava a sua volta il Cubismo la quintessenza della risoluzione concettuale di un’immagine introducendo nella sua vastissima produzione letteraria una commistione di generi e  uno sperimentalismo linguistico fondato sull’applicazione del principio cubista della scomposizione, una narrazione non strutturata convenzionalmente, che vuole svincolarsi da certi obblighi, così come nella vita, esortando alla conquista della libertà e all’abbandono delle consuetudini che la scrittrice considerava paralizzanti e punitive.

Emancipata, indipendente, colta e visionaria, dal carattere stravagante e dalla spiccata intelligenza, Gertrude Stein fu una grande intellettuale che ha contribuito,  anche se in parte,  a costituire quella che diventerà la figura della curatrice, ai tempi inesistente, rappresentando ancora oggi un esempio di donna “libera” in grado di perseguire le proprie passioni facendo scelte non convenzionali.

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