CULTURA

LE LINEE DI NAZCA. INTERVENTO ALIENO OPPURE OPERA DI ANTICHE CIVILTÀ?

Siamo sull’altopiano di Nazca, in Perù, precisamente nel 1927 quando Toribio Meija Xespe, un archeologo peruviano, vide dall’alto di una collina delle strane linee nella valle sottostante. A lui dobbiamo la prima identificazione delle linee di Nazca come cammino cerimoniale di antiche tribù indigene. Ma cosa sono nella fattispecie le linee che Xespe vide dalla collina? Si tratta di geoglifi rappresentati figure animali e antropomorfe. Le linee sono oltre 13.000 e le figure disegnate più di 800. Tra i disegni più famosi abbiamo la scimmia, il ragno e, addirittura, quello  che sembra essere un astronauta, ma che gli studiosi e per gli archeologi si tratta solamente di uno sciamano con un bizzarro copricapo.

Nazca Lines,Condor

Negli anni successivi alla loro scoperta, le linee hanno destato molta curiosità e interesse e, ovviamente, hanno dato vita a svariate ipotesi circa la loro origine non propriamente umana, La storia vuole che queste linee o cammini cerimoniali, siano stati realizzati tra il 300 a.C. e il 500 d.C. da una civiltà indigena, quella dei Nazca. Ma, ciò che stupisce di più è l’alone di mistero che si è creato attorno a questo strano fenomeno. La prima domanda che dobbiamo porci, è perché i Nazca hanno creato dei disegni che si possono vedere solo da grandi altezze?

La risposta più ovvia è: perché si possono vedere solo dal cielo. Molti dei nostri antenati parlano del Popolo delle Stelle. A chi crediamo siano rivolti tutti i luoghi sacri? Al Popolo delle Stelle!”

Jorge Luis Delgado Mamani
Autore “Andean Awakening”
A Nazca e in altre aree del Perù, esistono delle leggende che riguardano gli abitanti del cielo, degli dei che scendono in terra. Il cosiddetto Popolo del Cielo, a cui fanno riferimento le leggende Nazca, può davvero essere formato da creature extraterrestri, come credono i teorici degli antichi astronauti?
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“All’inizio c’era solo qualche linea fatta da qualche robot, qualche navicella extraterrestre, qualche navetta spaziale. Perché erano alla ricerca di materiali naturali per avere energia.”
Erich von Daniken
Autore “Le Carrozze degli Dei”
Negli anni si è creata una sorta di Teoria degli Antichi Astronauti, a cui sembrerebbe attribuita la paternità delle Linee di Nazca. Secondo questa teoria, i primi disegni furono realizzati propio dai visitatori del cielo che avrebbero poi insegnato la tecnica agli indigeni. A rafforzare questa tesi ci sono dei presunti ritrovamenti, sempre in Perù, di teschi dalla forma cranica stranamente allungata. Questi teschi, secondo la leggenda, dovrebbero appartenere a coloro che i Nazca definivano divinità.
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A proposito di questi teschi, Brian Foster, autore del libro “A Brief History of the Incas”, autore anche di diverse ricerche sui crani allungati peruviani, nel libro scrive: “Credo francamente che i teschi allungati più grandi rappresentino esseri umani ibridi, risalenti a migliaia di anni
fa, che anno vissuto qui molto pacificamente, e che potrebbero essere gli antenati degli Inca. Questo potrebbe essere il motivo per cui gli Inca, da popolo che veniva apparentemente dal nulla, all’improvviso divenne un popolo incredibilmente evoluto, è possibile che discendessero da esseri stellari.”
Tante possono essere le teorie riguardanti le linee di Nazca e la loro origine aliena. Tanto si è studiato e si sta studiando, ma queste ricerche vanno al di là del semplice complottismo. Un team di archeologi è al lavoro da anni nel deserto di Nazca proprio per preservare le linee che dopo migliaia di anni stanno piano piano scomparendo. Inoltre, ricordiamo che un grandissimo lavoro di ricerca si sta portando avanti grazie a Rosa Lasaponara, docente presso l’Università della Basilicata a Potenza, è riuscita a individuare delle nuove costruzioni, finora inedite, risalenti alla civiltà Nazca. Svelata alla Bbc e ripresa dalle riviste specializzate, la scoperta riguarda dei sofisticati e ingegnosi acquedotti  rinvenuti nel deserto di Nazca: i puquios. Buche, a forma di spirale, su cui si sviluppano dei condotti discendenti, fatti in pietra, da cui estrarre acqua dalle falde o dei fiumi che scorrono a decine di metri di profondità. In un deserto: il più arido del mondo.
Forse le popolazioni indigene di Nazca non discendevano dagli alieni, forse non li hanno mai incontrati, ma sicuramente hanno lasciato la loro linea trasversale nei secoli dei secoli fino a giungere a noi. Se così non fosse, se gli alieni fossero davvero stati i protettori di quella regione e di molte altre regioni del nostro pianeta, la nostra storia sarebbe tutta da riscrivere.
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