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121 ANNI FA NASCEVA IL PADRE DI LOLITA: VLADIMIR NABOKOV

Il 23 aprile del 1899, esattamente 121 anni fa, a Pietroburgo nasceva lo scrittore Vladimir Nabokov, il celebre autore del romanzo-scandalo Lolita.

Lolita  è il romanzo che lo portò alla notorietà.

Scritto in inglese per la prima volta a Parigi nel 1955, fu tradotto in russo ben dieci anni più tardi, probabilmente a causa della tematica pedofila ed incestuosa che ne  caratterizza il romanzo e che suscitò immediatamente scandalo.

Diventò, nel 1962, l’indimenticabile pellicola diretta da Stanley Kubrick. con James Mason, Shelley Winters, Peter Sellers e la conturbante Sue Lyon.

Protagonista maschile e voce narrante del racconto è il quarantenne Humbert  Humbert, un insegnante di letteratura francese che dopo un esaurimento nervoso e un matrimonio fallito, si trasferisce nella piccola cittadina di Ramsdale, in New England, per potersi dedicare interamente alla scrittura. Qui affitta una stanza nella casa della vedova Charlotte Haze ed ecco che proprio qui il fato vuole che egli faccia la conoscenza di Dolores, la figlia dodicenne della padrona di casa, ribelle, spregiudicata e maliziosa che gli riporta subito alla mente il ricordo di Annabelle, suo primo amore infantile :

‘’ e in verità non ci sarebbe stata forse nessuna Lolita se un’estate, in un principato sul mare, io non avessi amato una certa iniziale fanciulla. Oh, quando? Tanti anni prima della nascita di Lolita quanti erano quelli che avevo io quell’estate… ‘’

Fin dal primo istante Humbert subisce il fascino della dodicenne che egli stesso ama definire una ”ninfetta” ( geniale invenzione linguistica di Nabokov ).

Nella mitologia greca le ninfe ( dal greco antico  νύμφη, “giovane fanciulla”) erano divinità minori della natura, dall’aspetto di bellissime fanciulle eternamente giovani. Secondo i greci, chiunque catturato dalle ninfe è travolto da una sottile forma di delirio, lo stesso che coglie il professor Humbert per Lolita.

Per Humbert le ninfette sono bambine dai 9 ai 14 anni che inconsapevolmente riescono ad indurre gli uomini in estasi. Egli dice :

‘’ Tra i limiti d’età di  nove e quattordici anni, non mancano le vergini che a certi ammaliati viaggiatori, i quali hanno due volte o parecchie volte il loro numero di anni, rivelano la propria natura. Una natura non umana, ma di ninfa, vale a dire demoniaca. Orbene, io propongo di chiamare ‘’ ninfette’’ queste creature eccezionali.’’

Lolita è stato  descritto come un romanzo il cui tema prevalente è la pedofilia, ma è un giudizio affrettato e  fin troppo abusato dai  critici del XX e XI secolo. Nabokov costruisce una trama ricca di compromessi che hanno il compito di accompagnare il lettore attraverso il viaggio interiore del protagonista nonché voce narrante. Humbert non cerca di celare la sua natura e le sue pulsioni, è un uomo sincero e aperto; ciò che accomuna il protagonista all’intera opera è proprio il fascino perverso.

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https://metismagazinecom.wordpress.com/2017/03/03/lolita-recensione-del-capolavoro-letterario-di-nabokov-62-anni-dopo-la-censura/

 

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