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LUISAVIAROMA LANCIA MOD4, LA PRIMA APP PER FARE SHOPPING COME IN UN VIDEOGIOCO.

L’intervista a Marco Ritratti, Head of Digital Marketing del luxury shop fiorentino e co-founder insieme ad Andrea Panconesi (CEO) del progetto.

 

LUISAVIAROMA dal 1929 è uno storico negozio di moda con sede in via Roma a Firenze tra piazza San Giovanni e piazza della Repubblica e anche una delle più importanti piattaforme e-commerce di successo per la vendita di prodotti del mercato del lusso mondiale, presente on line dal 1999. Da allora, la sua mission è sempre stata visionaria e all’avanguardia che la ispirò fin dalla scoperta dello stilista giapponese Kenzo Takada. Toccando tutte le tappe dell’evoluzione digitale, il luxury shop fiorentino prova, con la game-app MOD4, a rivoluzionare ancora una volta la shopping experience dei suoi utenti on line con un gioco interattivo virtuale. Questo progetto, nato prima dell’avvento del Coronavirus, sembra in realtà fatto apposta per questa nuova era e conferma ulteriormente l’ascesa del fenomeno della gamification nel mondo della moda. Ne abbiamo parlato con Marco Ritratti, Head of Digital Marketing di LuisaViaRoma, e co-founder insieme ad Andrea Panconesi (CEO) del progetto.

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Marco Ritratti – Head of Digital Marketing LuisaViaRoma

 

Il mondo della moda e quello dei videogames sono sempre più compatibili e complementari. Da Gucci a Louis Vuitton fino a Burberry: sono molti i brand che si sono lanciati nel gaming con app, giochi e sponsorizzazioni. Come è nato il progetto MOD4, lanciato da Luisa Via Roma?

Il mondo del gaming, settore in crescita esponenziale negli ultimi anni, mi ha sempre affascinato. Nel 2018 scopro Miquela Sousa, conosciuta come @lilmiquela su Instagram, la prima virtual influencer che conta oltre 2 milioni di follower e collabora con aziende come Samsung, Prada, Calvin Klein. Mi avvicino, inoltre, al mondo della blockchain e mi imbatto in Cryptokitties, una sorta di Tamagotchi on line, un gioco che permette di acquistare, collezionare, allevare e vendere gattini virtuali e che introduce il concetto di digital scarcity. Nell’universo fashion, invece, prende sempre più piede il cosiddetto marketing drop, tipico dello streetwear, ovvero la strategia di lanciare prodotti sul mercato in edizione limitata, spesso con breve o nessun anticipo sui social network, disponibili in un breve periodo e in determinati punti vendita. Il risultato è, quasi sempre, sold-out. Unendo questi fattori è nato MOD4, il progetto di gamification lanciato da LuisaViaRoma. Un’applicazione che elimina i confini tra shopping online e gioco interattivo.

Come è strutturata l’app?

Con MOD4 gli utenti possono vivere un’esperienza unica ed interattiva basata su quattro elementi principali:

  1. la possibilità di creare e personalizzare il proprio avatar virtuale;
  2. collezionare gli articoli preferiti, più o meno semplici da trovare nelle varie Fashion box da sbloccare nel corso del gioco;
  3. socializzare con altri utenti, partecipando a vere e proprie fashion challenge in cui i partecipanti potranno proporre un outfit in linea con i requisiti di gioco (Es. Crea un outfit adatto ad una serata di gala in nero) e sottoporlo al giudizio della community;
  4. gli utenti potranno salvare i propri look preferiti nella sezione wishlist per poi completare l’acquisto degli articoli reali direttamente sul sito http://www.luisaviaroma.com.

 

 

 

Da bottega di cappelli in via Roma a Firenze a piattaforma di successo per la vendita di prodotti del mercato del lusso mondiale, Luisa Via Roma è da sempre promotrice della sinergia fra mondo reale e dimensione digitale. Con MOD4, app creata per fare shopping come in un videogioco, si potrebbe parlare dell’inizio di una nuova era ovvero quella dell’entertainment commerce?

Mi immagino l’entertainment commerce come un nuovo paradigma. Fino a questo momento il mondo dell’advertising è stato caratterizzato da una “lotta” dei brand per catturare l’attenzione di potenziali clienti, andando ad invadere i diversi mezzi di comunicazione (dall’offline tv, radio, carta stampata, fino all’online). Ipotizzo invece un futuro in cui il brand si trasforma in media, in mezzo di comunicazione che coinvolge e intrattiene direttamente il proprio pubblico e i propri clienti. Un mondo in cui la vendita/acquisto è diretta e naturale conseguenza di questa forte relazione instaurata tra clienti e brand.

 

In questa situazione di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, i dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano, testimoniamo come, in termini generali, il 77% delle aziende che vende online nei diversi settori abbia dichiarato di aver acquisito nuovi clienti, alcuni dei quali si sono avvicinati per la prima volta all’e-commerce. Qual è  stato il trend di Luisa via Roma in questi mesi?

La crescita nei 2 mesi di emergenza è stata molto importante (mediamente +60% a marzo/aprile rispetto agli stessi mesi del 2019) L’Italia, invece, ha addirittura visto il fatturato raddoppiare rispetto al 2019.

Questo blocco, abbiamo visto, ha cambiato, per lo shopping, anche le generazioni non troppo digitali. Crede che avrà un impatto sul mercato futuro?

La transizione, anche per le generazioni non troppo digitali, era già in atto ma procedeva piuttosto lentamente, soprattutto in Italia. Il Covid-19 per una serie di motivi ha dato una forte accelerata a questo processo. A sostegno di questa tesi posso dire che, per esperienza personale, i miei genitori durante il blocco hanno completato con orgoglio e in autonomia la prima spesa online. Finita l’emergenza sanitaria non mi immagino un ritorno alle origini ma una crescita e una spinta ulteriore verso il digitale e verso il commercio online.

Lo stilista Giorgio Armani, in una lettera di qualche mese fa, diventata quasi un manifesto per tutto il comparto della moda, puntava il dito sulla ‘fast fashion’, auspicando un riallineamento dei consumi con quello naturale delle stagioni. Quali cambiamenti prevede per il settore dopo questa pandemia?

È quasi impossibile cercare di immaginarsi come sarà il mondo dopo la pandemia: questo evento ci ha toccato a livello emotivo, sociale ed economico. Il mondo della moda, come tutte le altre industry, dovrà in qualche modo adattarsi e re-inventarsi. L’idea di riallinearsi al ritmo delle stagioni sarà un’esigenza per i prossimi mesi, per il futuro a medio – lungo termine dipenderà tutto dalle idee che i brand più importanti decideranno di portare avanti e quanti altri ad essi si allineeranno. Oltre alla lettera manifesto di Giorgio Armani, di recenti Gucci e Saint Laurent hanno annunciato importanti novità che prevedono il rivoluzionamento del calendario dei fashion show e della classica cadenza delle stagioni. Solo il futuro ci dirà se questi saranno stati i primi passi verso un cambiamento epocale nella nostra industry.

 

Copyright Immagini – LuisaViaRoma

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