Se ne è andata il 9 agosto scorso, Franca Valeri, una delle più famose e amate attrici italiane. Se ne è andata a pochi giorni dagli omaggi che il mondo dello spettacolo e non solo, le aveva riservato il 31 luglio, in occasione del suo centesimo compleanno. Artista poliedrica. Una vita vissuta tra cinema, radio, televisione e soprattutto teatro – la sua più grande passione – nel segno del talento, dell’eleganza e dell’ironia. Ha attraversato un secolo complesso e ricco di avvenimenti, molti drammatici, segnandolo con i suoi personaggi, uomini e donne appartenenti a tutte le classi sociali, dall’altra borghesia al proletariato. «L’Italia dovrebbe farle un monumento, per tutta la strepitosa intelligenza, l’ironia acuminata, la grande sapienza che la Valeri ha sempre profuso: una voce salutare, grazie anche alla sua prosa amara, appena mascherata da un sorriso d’intesa», ha scritto di lei, il critico e giornalista, Aldo Grasso.
L’INFANZIA E GLI ESORDI IN TEATRO
Franca Maria Norsa (il cognome d’arte lo scelse su consiglio di un’amica ispirandosi allo scrittore e poeta francese Paul Valéry), era nata a Milano, il 31 luglio 1920, da una famiglia borghese, padre ebreo e madre cattolica. Durante il periodo bellico scappò con la madre («Vidi Mussolini in piazzale Loreto, non mi fece pena. Da ebrea ho sofferto», disse più tardi) e nel dopoguerra, contro il volere della famiglia e da autodidatta, iniziò la sua carriera con piccole parti a teatro e poi alla radio. Verso la fine degli anni Quaranta debutta in teatro con i Gobbi, Alberto Bonucci, e Vittorio Caprioli che sposerà nel 1960 e da cui divorzierà 14 anni dopo. Negli anni Cinquanta riscuote grande successo alla radio con la Signorina Cesira (la manicure milanese) e in tv con la Signorina Snob e la Sora Cecioni, (la casalinga romana con i bigodini che trascorre le giornate al telefono con “mammà”).
FEDERICO FELLINI E IL SUO DEBUTTO IN LUCI DEL VARIETA’
Sempre nei primissimi anni Cinquanta, il suo debutto nel mondo del cinema, nel film “Luci del varietà”, diretto da Federico Fellini e Alberto Lattuada, dove interpreta il ruolo di una coreografa ungherese. Da lì in poi lavorerà a una lunga serie di film diretta dai più grandi registi Vittorio De Sica, Eduardo De Filippo, Mario Monicelli, Luciano Emmer, recitando spesso a fianco di Alberto Sordi o di Totò: “Un eroe dei nostri tempi” “Il segno di Venere”, “Totò a colori”, “Il bigamo”, “Il vedovo”. In quest’ultimo film è rimasto nella storia l’epiteto “Cretinetti” con cui la Valeri, nei panni della moglie ricca del nullafacente Alberto Sordi, chiama il marito intenzionato a farla fuori.
GLI ANNI SETTANTA E OTTANTA
Tra gli anni ‘70 e gli anni ’80 recita in vari film della commedia all’italiana come “Ultimo tango a Zagarolo”, “La signora gioca bene a scopa?” e “Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento”. Il suo ultimo film è stato “Il male oscuro” diretto da Mario Monicelli nel 1989, per poi rivederla sul piccolo schermo insieme a Gino Bramieri nella sit-com “Norma e Felice” nella fiction “Caro maestro” e in alcuni episodi della serie televisiva “Linda e il brigadiere” con Claudia Koll e Nino Manfredi. In tivù, la Valeri, negli Anni Sessanta, è regina dei varietà come “Le divine” (1959), “Studio Uno” (1966) e “Sabato sera”(1967), gli ultimi due condotti da Mina e diretti da Antonello Falqui.
IL TEATRO
Il suo più grande amore, però, resta il teatro. Franca Valeri ha scritto e messo in scena sue commedie da “Lina e il cavaliere” a ”Meno storie”, ”Tosca e altre due”, ”La vedova Socrate” portato attualmente in tour da Lella Costa. “Ogni volta che mi illudo d’incontrare quel signore che ritengo sia il teatro, mi rendo conto di vivere la più bella illusione della mia vita” – ha sempre dichiarato.
GLI ULTIMI ANNI
Nel 2010 è uscito il libro autobiografico “Bugiarda no, reticente”, un racconto di un centinaio di pagine nel quale traccia i principali avvenimenti della sua esistenza, che l’hanno portata a intraprendere la carriera artistica come autodidatta. Nell’aprile del 2011 ha sostenuto l’occupazione dell’ex Cinema Palazzo nel quartiere di San Lorenzo a Roma, partecipando a un intervento insieme a Sabina Guzzanti. Nello stesso anno è intervenuta, sempre durante l’occupazione, anche al Teatro Valle di Roma. Nel 2014, a 94 anni, si è esibita sul palco del Teatro Ariston in uno dei suoi storici personaggi, la sora Cecioni.
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