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INTERVISTA RIVELATRICE SULLA MASSONERIA DI IERI E DI OGGI:‘’IL SEGRETO MASSONICO ESISTE ED È REALE”.

Che cos’è  la Massoneria? Qual è il suo scopo? Come si entra a far parte di una loggia massonica? Queste sono solo alcune delle domande sull’argomento che portano a risposte pregne di falsi miti e opinioni concepite sulla base di convinzioni personali e generali, senza conoscenza diretta dei fatti.

Un centro di potere occulto ed una sorta di setta segreta che trama contro lo Stato: così spesso viene percepita la Massoneria. Si tratta di un pregiudizio scaturito dalla scarsa conoscenza. Ed è per questo che ho provato a far chiarezza sull’argomento intervistando un vero massone.

30DC6400-9B02-49C1-97CD-2622FE66F036Il suo nome è Fabrizio Giusti,  esercita la professione di avvocato civilista nel meridione di Italia. Rivolge i suoi interessi alle scienze umane, all’ontologia, alla filosofia antica e alle tradizioni iniziatiche. Da oltre un decennio organizza stagioni di Simposi culturali e periodiche cene filosofiche, eventi tutti particolarmente apprezzati. Per la Tipheret ( Gruppo Editoriale Bonanno n.d.r.) ha scritto il saggio “Il Logos e Pan” sulla ragione prima e ultima di ciò che è in essere e in divenire.

Appartiene all’Ordine Massonico Misto Internazionale di Rito Scozzese Antico ed Accettato LE DROIT HUMAIN.

Cosa significa etimologicamente “Massoneria”?

Il termine Massoneria con tutta probabilità deriva dal francese macon, che significa muratore, tagliatore di pietre. Sinonimo di Massoneria è anche Libera Muratoria e, perciò, i massoni sono anche detti Liberi Muratori. La parola Massoneria è indissolubilmente legata al concetto di edificazione con la pietra.

Al di là dei diversi miti, come e quando nasce storicamente la Massoneria?

Le origini storiche della Massoneria raccontano di antiche corporazioni di muratori altamente qualificati, costruttori di edifici sacri o militari, che erano talmente richiesti in tutta l’Europa da feudatari e dal clero da possedere speciali dispense che consentivano loro di viaggiare fra i territori senza subire imposizioni di dazi o gabelle e di poter lavorare indisturbati nei loro cantieri. Io individuo l’inizio della saga massonica più o meno al tempo di un Editto del Re longobardo Rotari datato 643 d.C. che concedeva queste “guarentige” ai Maestri Comacini, maestranze artigiane itineranti, dalle straordinarie capacità costruttive, che partivano dall’alta Lombardia ed aprivano i loro cantieri in Borgogna, in Svizzera e nella Valle del Reno.

In realtà, fin dal terzo millennio a.C., l’uomo si è sempre distinto per le sue straordinarie capacità costruttive – basti pensare alle ziqqurat, alle piramidi, all’architettura minoica o greca antica, e più avanti, alla sapienza degli antichi romani  – ed è indubitabile che fin dal paleolitico l’utilizzo della pietra abbia viaggiato di pari passo con il progresso dell’umanità, ma soltanto nel VII secolo d.C. con la comparsa dei Maestri Comacini ed altre compagnie di mestiere itineranti si realizza quella particolare alchimia di elementi necessaria perché si possa parlare di Massoneria o, quantomeno, di protomassoneria, in quanto all’arte di edificare con la pietra si aggiungono gli elementi della libertà, potendo, come detto, gli operai viaggiare e lavorare indisturbati, del segreto, costituito dalle particolari sapienzialità costruttive delle quali ciascuna di queste compagini di artigiani era gelosissima, della solidarietà, determinata dal progetto comune, della uguaglianza, perché ciascuna classe di operai veniva pagata col medesimo salario, e del sacro, sia perché la pietra e più in generale la madre terra ha sempre rappresentato un elemento dotato di intrinseca sacralità per l’uomo, e sia perché questi edifici nell’alto e medio evo, venivano elevati sempre e comunque alla gloria di Dio.

Come è potuto succedere che a partire da corporazioni di muratori edili specializzati, nella massoneria moderna attualmente si ritrovano prevalentemente liberi pensatori che col mestiere dell’operaio non hanno nulla a che vedere?

Dobbiamo partire quantomeno dall’anno mille, e considerare che la Massoneria operativa si era già data regole comuni, una delle quali come detto era la protezione di cui i muratori godevano all’interno dei loro cantieri. Orbene, proprio dall’anno mille, epoca di grandi fermenti sociali e culturali, e poi sempre maggiormente nei secoli successivi, queste officine di muratori, proprio perchè protette da ingerenze esterne, attirarono diverse altre persone, estranee al mestiere dell’operaio edile, che potevano trovarvi rifugio. Si trattava, per lo più di eretici o dissidenti, di maghi, di ermetisti, di tardi seguaci del catarismo ( movimento ereticale cristiano ndr), tutte persone che occultandosi nelle officine dei muratori proteggevano la loro libertà di pensiero in periodi storici nei quali il pensiero divergente poteva costare la vita. Tramite questi elementi, che vennero detti “accettati”, la Massoneria lentamente transitò dalla operatività costruttiva fino alla speculazione filosofica moderna. Interessante è evidenziare che questi massoni “accettati”, probabilmente per cautela, per proteggere le loro idee da orecchie indiscrete, si esprimevano utilizzanto la stessa terminologia che usavano i Massoni operativi, dando a ciascuno dei loro attrezzi di lavoro o delle diverse pratiche di mestiere un diverso signficato simbolico o allegorico confacente al loro pensiero. 

Allorquando nel 1717 nasce la Gran Loggia d’Inghilterra da una riunione di quattro diverse Logge londinesi, i massoni operativi sono diventati una sparuta minoranza. Si pensi che dieci anni prima di tale data la Dieta imperiale aveva emanato un decreto che poneva fine alla autorità della Gran Loggia di Strasburgo sulle Logge operative germaniche. Racconta lo scrittore e storico Christian Jacq che la Gran Loggia di Strasburgo era stata il più importante centro della Massoneria operativa medioevale ed aveva esteso la sua autorità su centinaia di Logge in Svevia, nell’Assia, in Baviera, in Franconia, in Sassonia, in Turingia e nei paesi situati lungo la Mosella.

Adesso che i massoni non costruiscono più gli edifici sacri, in cosa consiste oggi il lavoro del massone? Qual è il senso di abbracciare questo percorso di vita nel terzo millennio?

Per il Massone è rimasto fondamentale lavorare la pietra. Ma adesso la pietra non è più quella che serve alla costruzione dell’edificio ed, invece, è diventata simbolicamente il Massone stesso, che, pertanto lavora la pietra della propria interiorità e costruisce il suo Tempio spirituale. La missone della Massoneria oggi è di contribuire al progresso dell’umanità, ed il modo principale per il massone di realizzare questo progresso è sicuramente quello di rendersi una persona migliore, affinchè questo suo miglioramento si riverberi a beneficio della società in cui vive e opera. La Massoneria si rivolge, perciò, a persone particolarmente consapevoli.

Qual è il ruolo della donna all’interno della Massoneria oggi e cosa è cambiato rispetto all’origine?

Bisogna, innanzitutto, sfatare la diffusa credenza che la Massoneria sia riservata soltanto agli uomini. Come dicevo, queste maestranze di mestiere itineranti che viaggiavano per mesi e permanevano sul cantiere sicuramente per anni, viaggiavano con le famiglie al seguito. Le donne partecipavano ai lavori edificatori e nel cantiere erano prevalentemente addette a compiti ben precisi, come preparare la malta e il cordame, ma anche a lavori più delicati e di grande responsabilità, come eseguire decori e ritoccare sculture. Non era infrequente, peraltro, che l’impresa di famiglia, alla morte del capo mastro, fosse ereditata e gestita dalla consorte.

Purtroppo, proprio il periodo illuministico coincide con una profonda svalutazione della figura femminile, per cui quando nel 1717 un pastore protestante, James Anderson, dettò le regole per una nuova Massoneria speculativa, la donna venne accomunata all’eonuco, allo storpio e alla persona di condizione servile nell’elenco di coloro che giammai avrebbero potuto essere ammessi a farne parte.

A partire dal 1893, data di costituzione dell’Ordine massonico LE DROIT HUMAIN, fondato a Parigi proprio da una donna, Marie Deraismes, e da un uomo, Georges Martin, in condizioni di assoluta parità, le donne possono lavorare in Loggia con i medesimi diritti e doveri dell’uomo. Dalla fine del 1800 si afferma, perciò, quantomeno in Francia, l’uguaglianza della donna e dell’uomo in massoneria quale condizione irrinunciabile per il progresso di ogni società civile. In Italia, invece, fatta eccezione per le logge de Le Droit Humain, dovremo aspettare gli anni settanta del 20° secolo, e non ancora tutte le Obbedienze massoniche sono riuscite a superare questa anacronistica discriminazione. 

Che correlazione c’è tra Massoneria ed esoterismo? Esiste un segreto massonico?

Simbolicamente il segreto è l’inconoscibile in sé. L’uomo è un essere ontologicamente finito mentre la Conoscenza è assolutamente infinita e certamente è ben maggiore di quanta ne possa contenere l’intero scibile umano attuale e futuro. A pensarci bene, per noi uomini in natura quasi tutto è segreto, finchè con estrema fatica non squarciamo qualche velo della nostra ignoranza con una nuova scoperta, una diversa teoria. Conosceremo qualcosa di più ma navigheremo sempre nella nostra ignoranza. Le risparmio la citazione di Socrate. Per rispondere alla Sua domanda il segreto massonico esiste ed è reale. Sempre è esistito ed esisterà per sempre poiché, trattandosi di un vero segreto, resta sempre tale in quanto è assolutamente intrasmissibile. Si può arrivare a comprenderlo ma non certo a riferirlo. L’unica cosa che posso dirLe a proposito di questo segreto è il luogo dove il massone ha la possibilità di conoscerlo. Questo luogo è la Loggia, e qui rispondo alla prima parte della Sua domanda. Esoterismo etimologicamente significa “riservato a pochi”. In Massoneria questi pochi sono coloro che hanno varcato la soglia del Tempio massonico, coloro che sono stati ammessi a divenire Massoni. Quindi quando parliamo di Conoscenze esoteriche, in Massoneria dobbiamo intendere tutte e solo le Conoscenze che il Massone apprende in Loggia, null’altro. Un altro equivoco che vorrei sfatare è che il termine esoterismo si riferisca a tutta quella letteratura, spesso new age, che nelle librerie si trova sotto l’omonima sezione. Esoterismo significa conoscibile solo da pochi, quei pochi e basta. Un libro, qualsiasi libro, e con ciò intendo anche tutti i libri dedicati alla Massoneria, non sono minimamente esoterici poiché, essendo stati pubblicati, sono accessibili a tutti. 

Quali sono i requisiti fondamentali per far parte di una Loggia massonica? Come si diventa Massoni?

La Massoneria è una scelta di vita che non deve essere fatta a cuor leggero.    

Per diventare Massoni occorre, innanzitutto, avere una idea, pur sommaria, di ciò che è realmente la Massoneria, del suo portato filosofico e spirituale, della sua mission, e di esserne affascinati al punto da voler chiedere di dedicarvisi. Di questo credo che abbiamo parlato abbastanza in questa intervista. Deve essere, invece, chiarito ciò che non è la Massoneria, perché non di rado taluni vi si accostano per semplice curiosità, o scambiandola per un club service, o sperando di conoscere persone importanti o trarne vantaggi economici, o anche più semplicemente per passare del tempo con buoni amici.

Requisito fondamentale per sperare di poter essere ammesso in una comunione massonica seria è, quindi, la motivazione, ma anche essere una persona integerrima, e pertanto verranno richiesti i certificati dei carichi pendenti e del casellario giudiziario; anche la buona reputazione sociale potrà essere valutata.

A mio modo di vedere, il candidato ideale è equilibrato, assertivo, riflessivo ma anche entusiasta del passo che vuole compiere.

Una volta che si hanno le idee ben chiare, l’ideale sarebbe conoscere di persona un Massone che, verificata l’idoneità del candidato, voglia introdurre la domanda di ingresso. Questa fino a poco tempo addietro era l’unica modalità, ma adesso gli ordini massonici si sono dotati di siti internet e possibilità di contatto telematico, cui solitamente segue un incontro con un referente nella zona di appartenenza. Consiglio al candidato di parlare a cuore aperto ma, nel contempo, di ascoltare attentamente ciò che dirà e come si porrà questo referente nei suoi confronti, per poter valutare la serietà della persona e della Comunione massonica che ha contattato.

https://www.droit-humain.it/

https://ledroithumain.international/

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