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“PEZZI UNICI”: LA FICTION CHE RACCONTA L’ARTIGIANATO FIORENTINO

L’Italia è sempre stato un Paese di maestri nell’arte del design, della moda, delle ceramiche e dei gioielli. Negli ultimi anni, inoltre, anche a causa della pandemia da Covid-19, si è tornato a dare molta importanza all’artigianato, ai prodotti fatti a mano, soprattutto se realizzati con materie prime di qualità. La riscoperta di prodotti originali ed unici, ha dato nuova linfa a tutte quelle piccole aziende artigiane che avevano visto schiacciare la propria produzione dall’avvento delle industrie.

La serie televisiva “Pezzi Unici” (2019) diretta da Cinzia TH Torrini, e con protagonisti Sergio Castellitto, Giorgio Panariello e cinque giovani attori emergenti: Leonardo Pazzagli, Anna Manuelli, Moisè Curia, Lucrezia Massari e Carolina Sala, ha posto al centro dell’attenzione questo importante settore e ha visto impegnati, nei dodici episodi, oltre cento artigiani fiorentini.

Giovanni “Vanni” Bandinelli, interpretato magistralmente da Sergio Castellitto, un maestro artigiano del legno, che vive la sua vita all’interno della rinomata bottega di famiglia e con un trascorso drammatico alle spalle. Suo figlio Lorenzo (Lorenzo de Moor), tossicodipendente, è morto precocemente in circostanze ancora poco chiare. Una storia che ha influito sulla tenuta dei rapporti umani che ruotano attorno al mondo dell’artigianato. I “pezzi unici”, infatti, sono ragazzi con storie difficili, ospiti di una comunità e in cerca di riscatto. Ragazzi che erano stati allievi del giovane Lorenzo (considerava, infatti, ognuno come un pezzo uscito dalle mani di un artigiano) e che nascondono un segreto.

A Vanni (Sergio Castellitto) non resta altro che prenderli per mano, trasmettendo loro i segreti del mestiere e offrendogli un apprendistato nella sua bottega con cui crede di poter dare continuità ad un progetto di formazione e recupero iniziato da Lorenzo ma soprattutto cercando di ricostruire il puzzle per fare luce sulla morte di suo figlio. La fiction tra romanzo di formazione e mistery thriller, coprodotta da Rai Fiction e Indiana Production (società di produzione cinematografica al suo debutto nella serialità televisiva) in collaborazione con Cassiopea, andata in onda su Rai 1 dal 22 novembre al 17 dicembre 2019, e ora disponibile su Rai Play, ha sfiorato i 5 milioni di telespettatori con il 20% di share, vincendo la prima serata sulle reti ammiraglie. 

La regista Cinzia TH Torrini, ha abbandonato set esotici ed aristocratici ed è ritornata nella sua Firenze, per raccontare la bellezza e la bontà delle arti e dei mestieri.

“Ci tenevo a raccontare questa storia perché sono nata a Firenze, perché da ragazzina finita la scuola passavo davanti a tutti vicoli dove c’erano gli artigiani, [che] poi man mano hanno cominciato a chiudere. Lì, passando davanti ad una cantina e dall’alto vedevo un personaggio che lavorava e faceva oggetti di pelle. Il mio auspicio è quello di riportare i giovani alla manualità creativa, perché la stiamo perdendo: creare è una cosa importantissima e fa parte di cultura e di tradizione”.

“L’ambientazione qui ha un significato profondo – spiega il direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta – che racchiude un patrimonio di valori. Si entra nelle botteghe artigiane che rappresentano un deposito secolare di maestria, saperi e umanità. Luoghi dove abilità e competenza continuano a trasmettersi da una generazione all’altra, nella quotidianità di uno scambio e di un’esperienza”.

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