“Si stava meglio quando si stava peggio”
Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase?
Il mondo di oggi si basa principalmente sulla connettività e sulla tecnologia.
Queste ci permettono di comunicare con persone collocate in diverse parti del mondo. Per comunicare il mezzo fondamentale di cui abbiamo bisogno è il cellulare, infatti la maggior parte della popolazione dispone di questo strumento. Tra computer, smartphone, iPad e oggetti di ultimissima generazione tecnologia di cui disponiamo, siamo sempre più connessi con chi ci sta distanti ma sempre più lontani da chi ci sta vicino.
I pro e i contro dell’era moderna.
Lo sviluppo della scienza e della tecnologia ha portato, inoltre, all’eliminazione delle distanze: basta osservare il fenomeno della diffusione di internet; questo mezzo di comunicazione ha raggiunto ogni punto della terra, permettendoci così, tra le tante cose, anche di dialogare e mantenere un contatto diretto, persino con persone distanti migliaia di kilometri.
La trasmissione dell’informazione diviene ogni giorno più rapida; non esistono più le enormi distanze che dividevano la gente come succedeva decine e decine di anni fa. Oggi è possibile raggiungere qualsiasi posto, anche il più lontano, in tempi relativamente brevi o comunque accettabili. Ecco che si sviluppano sempre più collegamenti autostradali, nuovi trafori montani , aerei superveloci e treni ad alta o ad altissima velocità (Freccia Rossa, Freccia Bianca.. ecc).
Se pensiamo alla rivoluzione che internet ha comportato nelle nostre vite, per chi ha più di 35-40 anni diventa complicato spiegare cos’era la vita prima di questa rivoluzione. Perché all’inizio internet è sembrato soprattutto un altro media, nei suoi esordi, le aziende che servivano contenuti cercavano pubblicità e finanziamenti basandosi su essi.
Si vedeva in sostanza il web come un nuovo canale di intrattenimento e comunicazione, ma di un livello nettamente inferiore alla TV o ai giornali, tanto che i media tradizionali, prima dell’avvento in massa di Google, erano scettici sul fatto che il pubblico casalingo avrebbe cambiato abitudini consolidate da mezzo secolo in favore di uno strumento da usare al computer.
Oggi guardare un video in HD su uno smartphone è talmente scontato e banale che non si capisce realmente cos’era il mondo prima del web.
Per un ragazzo soprattutto. Anzitutto incontrarsi con gli amici era complicato. Ci si dava un orario e bisognava rispettarlo, in un dato punto, per incontrarsi. C’erano punti di ritrovo abituali nei quali ci si incontrava senza appuntamento, per abitudine.
La biblioteca era l’internet del passato. Oggi la stragrande maggioranza delle ricerche su Google riguarda delle informazioni. Per fare una ricerca a scuola si partiva dalla consultazione di una voce di enciclopedia. L’enciclopedia era il mantra.
Pagare a distanza era complicatissimo e generalmente insicuro. Ascoltare musica era considerata un’attività ludica, per cui chi aveva un buon impianto stereo (il vero must degli anni ’80) metteva su le cassette e i cd, che erano la vera novità del momento e riservati a pochi. Le playlist bisognava farsela. Una compilation in CD o in cassetta era un gesto d’amore o di amicizia, perché richiedeva tempo e precisione per farla e ci si metteva un po’ di passione.
Tutto era relativo, persino il tempo.
In questo XXXI numero di Metis Magazine abbiamo voluto parlarvi degli aspetti più affascinanti dei decenni passati, che oggi compongono inesorabilmente la storia del vintage in diversi campi e quelli che sono i pro e i contro della tecnologia e della frenesia di una società moderna sempre in continua evoluzione.
Lo abbiamo fatto come sempre affrontando la tematica a 360° con i nostri articoli di approfondimento, le nostre interviste esclusive e le immancabili rubriche.
Come sempre, senza alcuna pretesa di esser stati esaustivi ma solo con l’intento di darvi alcuni spunti di riflessioni vi invitiamo a non perdervi questo originale numero di Luglio.
Categorie:MetisMagazine