Una volta si sognava con le fiabe, poi nacquero i manga che, oltre ai bambini, regalavano sogni persino agli adulti. Un’invenzione asiatica che ha preso piede nel resto del mondo influenzandone il cinema, l’arte e la moda. Etimologicamente significa disegno bizzarro, senza uno scopo, e venne coniato intorno al 1798 da Santō Kyōden (山東京伝) e in origine voleva rappresentare unicamente solo animali antropomorfi come rane o conigli.
Diffusione
Venivano utilizzati a scopo propagandistico durante la Seconda Guerra Mondiale ma con l’occupazione americana del Giappone, i manga iniziano a non essere più usati unicamente come strumento di propaganda (come imposto dal governo durante il conflitto), ma vengono influenzati dai fumetti e cartoni animati della cultura occidentale, trasformandosi a poco a poco in un prodotto unico.
È il 1947 quando viene alla luce l’opera che getterà le basi del manga giapponese moderno: stiamo parlando di Shin Takarajima, del maestro Osamu Tezuka, “il dio dei manga”.

Impossibile non citarlo: uno dei tratti distintivi dell’animazione giapponese, gli “occhioni”, furono inventati da Tezuka, che si basò su cartoni animati occidentali dell’epoca come Betty Boop di Max Fleischer e Topolino di Walt Disney. Per avere un’idea della sua produttività, la raccolta Complete Manga Works of Tezuka Osamu (手塚治虫漫画全集?), pubblicata in Giappone, comprende oltre 400 volumi e più di 80.000 pagine, tuttavia la sua produzione completa è stimata comprendere oltre 700 storie e un totale di circa 170.000 tavole.
Considerato spesso il più importante fumettista e animatore giapponese della storia, è riconosciuto come il padre dello “story manga”. Ha avuto un ruolo fondamentale nel campo dell’animazione giapponese, contribuendo profondamente a popolarizzarla, fondando nel 1961 lo storico studio Mushi Production e producendo la prima vera e propria serie anime della storia, Astro Boy, del 1963.

Caratteristiche
Il formato è diverso rispetto ai classici fumetti: sono solitamente di formato tascabile (il tankobon), con cento e più pagine, e il metodo di lettura va da destra verso sinistra. Una delle particolarità che li differenzia dai fumetti occidentali sono i colori: ad eccezione della copertina e di qualche inserzione, la quasi totalità dei manga è in bianco e in nero; per ovviare alla mancanza di colori vengono usati diversi giochi di ombre e sfumature, riproducibili grazie all’applicazione di retini (lavoro spesso affidato agli assistenti dei mangaka).
Lo stile classico è caratterizzato da occhi grandi, nasi piccoli e teste tondeggianti; le proporzioni del corpo non sono molto realistiche, mentre i muscoli sono poco accentuati; tuttavia, anche per i manga esistono tantissimi stili diversi e si possono trovare diverse opere con un tratto semi- realistico.
Quali sono i generi di manga giapponesi più conosciuti?
- Shoujo: rivolti a un pubblico femminile adolescenziale, gli shoujo sono spesso ambientati in ambito scolastico o fantastico, con toni romantici; una sottocategoria molto conosciuta è il maho- shoujo, che tratta di ragazze con poteri magici.
- Shounen: corrispondente maschile dello shoujo, tratta temi come azione o avventura, ma anche fantasy e sport.
- Seinen: adatto a un pubblico maturo, con tematiche più cupe o profonde.
- Josei: dedicato alle donne adulte, affronta temi come la vita lavorativa e l’ambito familiare.
- Shonen-ai e shoujo-ai: manga che trattano di relazioni omosessuali, il primo tra uomini e il secondo tra donne; difficilmente propongono scene spinte, preferendo la versione più romantica e platonica della relazione.
- Yaoi e yuri: le versioni più spinte degli shonen-ai e shoujo-ai.
- Hentai: manga pornografici.
Il mangaka
L’autore di manga giapponesi viene definito mangaka; è una professione che sognano in molti, anche al di fuori del Giappone. Generalmente sono legati a una casa editrice e durante gli esordi lavorano solo a storie brevi con cui illustrano la storia che hanno in mente; se questa viene apprezzata, si potrà iniziare con la serializzazione.
È il pubblico a determinare la carriera dei mangaka: le riviste giapponesi su cui vengono pubblicati i loro lavori mettono a disposizione delle cartoline per i lettori con cui dare un voto ad ogni manga presente; un indice di gradimento basso comporta il rischio di vedere le proprie opere cancellate. Esiste, però, la possibilità che sia l’autore stesso a decidere di chiudere la serie, oppure che l’opera venga interrotta perché non più in linea con i temi trattati dalla casa editrice.
Tra i mangaka più conosciuti, oltre al già citato Osamu Tezuka, abbiamo Eiichiro Oda (One Piece), Akira Toriyama (Dragon ball), Masashi Kishimoto (Naruto) e Rumiko Takahashi (Inuyasha, Ranma), ma i nomi illustri sono davvero tanti e fare una lista completa è impossibile.
L’Influenza dei manga su di noi
Oggi, quello che doveva essere un disegno senza scopo, ha conquistato molteplici settori della nostra vita. Dai Comics che ogni anno vengono organizzati con impegno e dedizione nel nostro Paese, a piattaforme come Netflix o Amazon Prime che ne hanno dedicato una vera e propria categoria, quella degli Anime che hanno preso vita proprio da quest’ultimi.
Per non parlare della moda.
Tra le molteplici case di moda sempre pronte a sfornare t-shirt o gadget dei personaggi più amati come Sailor Moon (Bershka) o l’Incantevole Creamy (Zuiki ) ultima è Max&co ad aver lanciato delle capsule Collection interamente dedicate a Lady Oscar, icona anni 80 di grandi e bambini. In questa &Co.llaboration, le immagini della serie animata sono reinterpretate come stampe, schizzi o strisce a fumetti e si ritrovano su maglie cropped, felpe con cappuccio, cappellini e sulla nuova versione dell’iconica logo tee MAX&Co.
Turismo
Fortissimo è diventato l’interesse turistico per il Giappone grazie proprio ai manga. Tappa fondamentale per chi visita la terra del Sol levante è il Ghibli Museum.
Il Ghibli Museum è un’istituzione per gli amanti di manga e anime. Realizzato dallo studio Ghibli e fortemente desiderato dal suo massimo esponente, Hayao Miyazaki. È un mondo di fiaba che vi trasporterà attraverso le meraviglie dello studio Ghibli e dei suoi personaggi.

Ad oggi il manga è probabilmente più influente del sushi. Anche tu sei un manga-holic?
In questo 88° numero di Metis Magazine abbiamo voluto parlarvi di un fantastico mondo fatto di inchiostro di china: quello dei manga e dei fumetti. Il tutto è stato affrontato cercando di dare ai nostri lettori diversi punti di riflessione su vari argomenti, arricchendo il numero con le interviste esclusive e le nostre immancabili rubriche. Senza alcuna pretesa di esaustività, vi invitiamo a non perdervi questo numero di Giugno.
Buona lettura.
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